Un fedele adattamento dell'omonimo romanzo di Nicolas Mathieu, “I loro figli dopo di loro” arriva nelle sale questo mercoledì.
Il film dipinge il ritratto di una Francia periferica, spesso dimenticata, e di una gioventù che sogna altrove, ma condannata a riprodurre il cammino dei propri genitori.
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La noia e le prime emozioni di un'adolescente negli anni '90 Adattamento fedele del Premio Goncourt 2018, I loro figli dopo di loro uscirà questo mercoledì nelle sale. Il film racconta il destino degli adolescenti di una cittadina della Lorena colpita dalla deindustrializzazione e la storia d'amore impossibile tra il figlio di un operaio e la figlia di un notabile. Per l'attore Gilles Lellouche, che interpreta il ruolo del padre di Anthony, un “figlio di un professionista” che sogna l'amore interpretato da Paul Kichner, “è anche la storia di persone sfinite dalla vita, con la schiena un po' piegata, i loro ideali un po' disprezzati“.
Nel suo libro, venduto più di 700.000 copie, Nicolas Mathieu dipinge il ritratto di una Francia periferica spesso dimenticata e della sua gioventù che sogna altrove ma condannata a riprodurre il cammino dei propri genitori. L'autore è stato ispirato dalla sua stessa adolescenza. “La mia idea era raccontare la storia delle piccole vite che bruciano d'estate all'ombra degli altiforni spenti“, dice lo scrittore 52enne nel rapporto TF1 sopra. Una storia in cui si riconoscono i giovani registi Zoran e Ludovic Boukherma, cresciuti in campagna, in una famiglia operaia.
Abbastanza lungo (2h26), I loro figli dopo di loro è stato originariamente concepito come una serie, e rimane costruito in capitoli, come il libro, come tante estati e perdite di illusioni. Sono scanditi da una colonna sonora in forma di madeleine di Proust per coloro che hanno compiuto 15 anni negli anni '90, da una cover dei Nirvana a Florent Pagny e Francis Cabrel, passando per Bruce Springsteen.
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È su questa colonna sonora che si costruisce il percorso di questi giovani, da Steph, l'amore inaccessibile di Anthony interpretato da Angelina Woreth, a Hacine, il fratello nemico della città vicina, cresciuto da solo dal padre immigrato dal Marocco, e interpretato da Sayyid El Alami. Il film, con la sua estetica a tratti americana, non nasconde nulla delle fratture francesi, ma celebra anche momenti di comunione, tra cui l'estate del 1998 e la Francia “nera-bianca-beur” che vibra per la Coppa del Mondo. O quando la Francia periferica diventa un paesaggio cinematografico.
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