Molto attesa dagli appassionati di fantascienza, la serie Dune: Profezia va in onda sulla piattaforma streaming Max da lunedì 18 novembre. Ispirato dall’universo Dunacreata da Frank Herbert e adattata per il cinema da Denis Villeneuve, la serie è basata sul romanzo La Comunità delle Sorellepubblicato da Brian Herbert e Kevin J. Anderson nel 2012. E per una buona ragione, ambientato 10.000 anni prima degli eventi dei film, la fiction rivisita gli inizi dell’ordine delle Bene Gesserit, composto da donne che hanno decuplicato i propri sensi. per diventare i consiglieri delle più grandi casate dell’Imperium. Ma cosa significa allora il misterioso?Profezia” contenuta nel titolo del programma?
Qual è la profezia della serie? Dune: Profezia ?
Quando ci si chiede a quale profezia si riferisca il titolo della serie, ci sono diverse risposte. Nessuno dei libri di Frank Herbert, né quello di suo figlio, ha questo titolo. Dobbiamo quindi approfondire il quadro narrativo della serie. E per questo gioco, gli episodi 1 e 2 forniscono già spiegazioni. Nei primi minuti dell’episodio 1 seguiamo la morte di Raquella, la primissima Reverenda Madre dell’ordine delle Suore. Sul letto di morte, chiama Valya Harkonnen (Jessica Barden) per trasmetterle una visione: Valya vede quindi svolgersi una successione di immagini ed eventi che portano alla distruzione del loro ordine. Qui assistiamo alla prima profezia, quella dell’inevitabile caduta del Bene Gesserit e quella che Valya si proponerà di impedire per tutta la vita. Ma questo significa sottovalutare l’universo dell’ Duna che pensare che ci fermeremo lì. Come promemoria, anche la storia delle origini di Dunaquella di Paul Atreides, si basa su una profezia secondo la quale i Fremen avrebbero visto l’arrivo del loro tanto atteso Messia, Lisan al Gaib.
Profezia delle dune : l’episodio 2 rivela un’altra profezia che potrebbe evocare Paul Atreides
La serie avrebbe potuto tranquillamente intitolarsi “Dune: Prophecies” perché, dall’episodio 2, capiamo che la visione di Raquella non è l’unica profezia con cui dovremo confrontarci. Alla fine di questo episodio, a una giovane sorella, Lila (Chloe Lea), viene iniettato il veleno che dovrebbe farla rinascere come Reverenda Madre. Lila si trova poi ad affrontare una lunga, terrificante visione in cui le appaiono ex Sorelle, divenute una sorta di fantasma. Poi affronta Raquella che le dice: “La chiave della resa dei conti è chi nasce due volte. Una volta nel sangue, una volta nelle spezie. […] Un revenant pieno di cicatrici. Un’arma nata dalla guerra su un percorso troppo breve“(La chiave del giudizio è qualcuno nato due volte. Una volta nel sangue, una volta nella spezia. […] Un fantasma coperto di cicatrici. Un’arma nata dalla guerra su un cammino troppo breve.) Una frase che Lila ripete ad alta voce alle Sorelle durante la sua trance prima di morire improvvisamente.
Se a prima vista questa profezia si riferisce irrimediabilmente a Desmond Hart, poiché è sopravvissuto all’attacco di un verme della sabbia su Arrakis, ne è uscito armato di nuovi poteri, ha il volto sfregiato e si è già annunciato come un formidabile avversario per le Sorelle, potrebbe esserci un doppio significato. La frase potrebbe anche riferirsi allo stesso Paul Atreides poiché ai suoi tempi, 10.000 anni dopo, sappiamo che l’ordine Bene Gesserit è ancora in piedi ma si sente minacciato dall’aura di Paul Atreides sin dalla sua rinascita a Lisan al Gaib su Arrakis, dove fiorì. tra i Fremen e la spezia. Una rinascita che può calzare anche con l’affermazione di Lila.
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