Sono arrabbiati, ma ieri sera si sono accordati per incontrarsi sullo stesso set, quello di “Quelle époque” su France 2. Tutto è iniziato quando François Ruffin, un ex deputato ribelle, ha deciso di girare un film intitolato Au travail , a documentario costruito attorno all’avvocato ed editorialista Sarah Saldmann.
Nota per la sua schiettezza e il suo discorso duro nei confronti degli “assistiti e del ghiandole”, Sarah Saldmann si confronta con François Ruffin con ambienti che non conosce affatto.
Trascorrendo una giornata con la “gente del basso”, coloro che guadagnano il salario minimo o meno: badante, cameriera, agricoltore, fattorina o imballatrice del pesce, l’editorialista indossa un cappello dopo l’altro per scoprire la durezza di queste professioni. Ma, nell’ultimo quarto d’ora del film, l’avvocato scompare completamente dallo schermo. Una decisione che sorprende gli spettatori ma che secondo François Ruffin si spiega con “le posizioni assunte da Sarah Saldman durante il conflitto iniziato il 7 ottobre”. Ieri sera sul set di “Quelle époque” su France 2, ha spiegato:
“Sì, siamo arrabbiati e non c’è problema a dirlo. Lei è stata incapace di avere la minima parola di compassione per il popolo palestinese che è vittima di questa guerra. Io sono un umanista e riconosco l’orrore del 7 ottobre, ma anche ciò che sta accadendo in questo momento a Gaza.
Sul set, Sarah Saldman ha spiegato che non finire il film non era stata una sua scelta e non aveva altra scelta che accettarla. Ha anche ribadito la sua posizione su ciò che sta accadendo oggi in Israele e nella Striscia di Gaza.
jeanmarcmorandini.com ti invita a rivisitare questo momento.
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