quello che sappiamo delle poltrone Larcher da 34.000 euro

quello che sappiamo delle poltrone Larcher da 34.000 euro
quello che sappiamo delle poltrone Larcher da 34.000 euro
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La sostituzione a caro prezzo della poltrona del presidente del Senato, in un periodo di magra, è un compito. Gérard Larcher denuncia oggi “un errore”.

Di cosa stiamo parlando?

Tutto è iniziato con un articolo di Anatra incatenataintitolato “Gérard Larcher mette sotto assedio il Senato”.

“Dopo aver rotto il suo trono, il presidente dell’Alta Assemblea ne ha ordinato uno nuovo. E non ha rispettato il budget”, scrive il giornale satirico, con un forte gioco di parole. Costo annunciato: 40.000 euro, tasse escluse.

Il Senato ha confermato la sostituzione – a causa di “uso intenso”, che ha comportato la sostituzione della sedia dopo “riparazioni multiple”.

Il Senato, o meglio la “Direzione dell’Architettura, del Patrimonio e dei Giardini del Palazzo del Lussemburgo”, ha quindi lanciato “un mercato della progettazione e della produzione” – “senza pubblicità né gare”, afferma il Anatra incatenata. Si tratta dell’acquisto non di una, ma di due poltrone: la seconda permette di sostituire la prima in caso di problema. L’appalto è stato assegnato a giugno a un’azienda al momento non identificata, che dovrà consegnare le sedie la prossima primavera.

Cosa risponde Gérard Larcher?

In mezzo alle restrizioni di bilancio, il presidente del Senato è stato subito interrogato sull’argomento. Gérard Larcher ha ammesso “un errore” al parigino.

Sostenendo di non essere stato informato dell’acquisto, difende “mobili che hanno una storia e quindi un costo”. Ma «detto questo ho chiesto un’indagine», aggiunge. Avremmo dovuto essere più esigenti sul prezzo”. Secondo lui, la sostituzione è costata “esattamente 34.000 euro per due sedie e un prototipo”. Cioè, secondo Gérard Larcher, tre poltrone… da più di 10.000 euro l’una tutte uguali.

“Non si può sostenere la riduzione della spesa pubblica e non applicarla a se stessi. Credo che questo sia un errore e mi aspetto che l’amministrazione del Senato cambi le sue pratiche”, conclude.

Nel maggio 2023, il presidente del Senato ha chiesto una “meglio gestione” delle finanze pubbliche, senza la quale la Francia rischiava vivere “una situazione come quella greca”. «La richiesta del Senato è chiara: dobbiamo controllare la spesa pubblica”, ha insistito.

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