La disputa tra Parigi e Algeri è arrivata a un punto di non ritorno?
Le tensioni diplomatiche tra Francia e Algeria hanno superato una nuova soglia. I due paesi si accusano a vicenda di umiliazione e di superiorità. L’ultima escalation riguarda il ritorno in Francia di un cittadino algerino che era stato espulso. Soprannominato “Doualemn” su TikTok, l’uomo, 59 anni, aveva rivolto parole violente contro un manifestante algerino anti-regime ed è stato oggetto, il 7 gennaio, di un avviso di espulsione firmato dal prefetto dell’Hérault. Dopo il suo ritorno in Francia, il ministro degli Interni Bruno Retailleau ha denunciato il comportamento dell’Algeria che, secondo lui, “cerca di umiliare la Francia”. Da parte sua, Algeri ha ribattuto che “l’estrema destra vendicativa e odiosa [menait] attualmente è in corso una campagna di disinformazione, addirittura di mistificazione, contro l’Algeria”. La tensione era già salita a un livello l’estate scorsa, dopo che il presidente francese Emmanuel Macron aveva riconosciuto la sovranità marocchina sul Sahara Occidentale: un territorio controllato all’80% dal Marocco ma che rivendica, con l’appoggio dell’Algeria, la propria indipendenza. Altro punto di disaccordo: l’arresto dello scrittore franco-algerino Boualem Sansal da parte delle autorità algerine nel novembre 2024.
Ne discutiamo con Farida Souiahpolitologo e specialista in Algeria e migrazione, Adlene Mohammediricercatore e docente di geopolitica e specialista del mondo arabo e Jean-Sébastien Ferjou, fondatore e direttore editoriale del sito Atlantico.fr.