Laurent Lafitte in un adattamento di David Oelhoffen fedele allo spirito di questo grande romanzo di Sorj Chalandon

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Dopo La professione del padreadattato da Jean-Pierre Améris nel 2020, La quarta parete è il secondo romanzo di Sorj Chalandon, reporter di guerra e romanziere pluripremiato, ad essere portato sullo schermo. Firmato da David Oelhoffen, questo film commovente esce nelle sale mercoledì 15 gennaio.

1982, Georges arriva a Beirut per realizzare il sogno del suo vecchio amico greco ed ebreo Samuel, impedito da una malattia. La sfida è notevole: è questione di arrampicarsi Antigone di Jean Anouilh a Beirut, in piena guerra, in prima linea, con attori di tutte le comunità che quotidianamente si uccidono in Libano.

Dopo aver convinto tutte le parti (palestinesi, falangisti, sciiti, drusi), Georges, accompagnato dalla sua guida Marwan, si imbarca in questa avventura piena di trappole da evitare.

Ma mentre le prove sono appena iniziate, la guerra ricomincia. Georges, innamorato di Imane, l’insegnante palestinese, si ritrova coinvolto in un conflitto fratricida che non capisce.

Dopo Gli ultimi uominiun film uscito quest’anno già dedicato al tema della guerra, David Oelhoffen questa volta affronta il romanzo di Sorj Chalandon, pubblicato nel 2013 e vincitore del premio Goncourt per gli studenti delle scuole superiori, che ci immerge nel cuore della guerra in Libano all’inizio degli anni ’80.

Questa guerra complessa, che si concentra su molteplici questioni e numerosi protagonisti, è qui raccontata attraverso il folle progetto di un appassionato di teatro, un utopista convinto che l’arte possa riconciliare le persone.

Georges, “piccolo teatro di mecenatismo” come lui stesso si descrive nel libro di Sorj Chalandon, si vede, per onorare una promessa fatta al suo amico, catapultato in un’avventura che darà una svolta radicale alla sua vita. A interpretarlo è Laurent Lafitte, inaspettato nei panni di quest’uomo lanciato in un’avventura che non ha scelto di vivere, ma nella quale si impegnerà con tutta l’anima.

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“The Fourth Wall” di David Oelhoffen, uscito il 15 gennaio 2025. (IL PATTO)

In una messa in scena sobria ma energica, vicina al reportage, con la telecamera fissata permanentemente all’azione, David Oelhoffen riesce a restituire quella miscela di lirismo e realismo che caratterizza la prosa di Sorj Chalandon, grande reporter che si è rivolto alla finzione.

“Quando sono entrato nel campo di Sabra e Chatila nel 1982, ho fatto il mio lavoro di giornalista, ho scritto per il giornale, e poi sono crollato (…) Questo momento in cui sono crollato, dove ho pianto perché ne avevo viste troppe bambini morti, non può essere su un giornale, può essere solo in un romanzo”ha confidato lo scrittore in un’intervista a franceinfo Cultura.

La forza dell’arte, del teatro, della finzione, è al centro di questa avventura, di questo sogno un po’ folle di voler conciliare l’inconciliabile attraverso un progetto artistico, qui il teatro. “Qui non puoi illuderti con la politica. Qui devi illuderti altrove”. sottolinea uno degli attoriAntigone.

Indossato dal duo Lafitte/Abkarian et dalla troupe di attori e attrici che li circondano, questo film racconta questo tentativo di “tregua poetica” poco prima che il massacro di Sabra e Chatila, in forte risonanza con i recenti avvenimenti di Gaza e del Libano, ci prenda per la gola.

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Locandina del film

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Locandina del film

Locandina del film “La quarta parete” di David Oelhoffen, uscito il 15 gennaio 2025. (IL PATTO)

Pubblico generico con avviso. Una scena di esecuzione estremamente violenta che mostra un uomo massacrato in un contesto di atrocità legate alla guerra è particolarmente straziante per un pubblico sensibile.

Genere: Dramma
Direttore: David Oelhoffen
Attori: Laurent Lafitte, Simon Abkarian, Manal Issa
Paga: Francia
Durata:
1h56
Sortita:
15 gennaio 2025
Distributore:
Il Patto
Sinossi : Libano, 1982. Per rispettare una promessa fatta a un vecchio amico, Georges si reca a Beirut per un progetto tanto utopico quanto rischioso: mettere in scena Antigone per rubare un momento di pace nel cuore di un conflitto fratricida. I personaggi saranno interpretati da attori provenienti da diversi schieramenti politici e religiosi. Perso in una città e in un conflitto che non conosce, Georges è guidato da Marwan. Ma la ripresa dei combattimenti mette presto tutto in discussione e Georges, innamoratosi di Imane, dovrà affrontare la realtà della guerra.

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