Diversi oppositori di Jean-Marie Le Pen si sono riuniti martedì sera in alcune città della Francia per celebrare la morte dell’ex personaggio nazionalista.
Le immagini hanno disturbato ben oltre il semplice Rally Nazionale (RN). Poche ore dopo la morte di Jean-Marie Le Pen, diversi oppositori dell’ex figura nazionalista si sono riuniti martedì sera in diverse città della Francia (Parigi, Lione e Marsiglia) per celebrare la notizia. Tra alcol, fuochi d’artificio e danze gioiose, questi festeggiamenti – organizzati dal Nuovo Partito Anticapitalista (NPA) e da diversi collettivi di estrema sinistra – hanno diviso in due la classe politica.
Se la leader dei deputati ribelli Mathilde Panot non lo dicesse “scioccato” da questo “Giovani che continuano a infastidire il Fronte Nazionale” (ex-RN) in questo giorno di commemorazione dell’attacco che ha preso di mira Charlie hebdo nel 2015 il governo ha preferito denunciare questo comportamento. Da un lato, la sua portavoce Sophie Primas ha fatto eco alle parole di Jean-Marie Le Pen sulla morte di Jacques Chirac nel settembre 2019: “Anche morto, il nemico ha diritto al rispetto”. D’altronde Bruno Retailleau ha apertamente denunciato “scene di vergognoso giubilo”. “Niente giustifica la danza su un cadavere”ha deriso il ministro dell’Interno.
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Mentre il partito della fiamma si è subito fatto beffe, per voce del suo primo vicepresidente Louis Aliot, a “Intolleranza sistematica” della sinistra il cui atteggiamento “non sorprenderlo”la famiglia del cofondatore del FN non si era ancora espressa in merito. Fino a questo giovedì. Sul social network “Tra champagne e bandiere palestinesi, coloro che hanno festeggiato la morte di Jean-Marie Le Pen il 7 gennaio sono gli stessi che hanno ballato il 7 ottobre”. Un chiaro riferimento alle ambiguità – anche senza condanna – di una parte della sinistra nei confronti di Hamas, movimento terroristico che quindici mesi fa ha lanciato un attacco senza precedenti contro Israele.
Sulla base di questa analisi, uno dei due eredi politici di Jean-Marie Le Pen ha poi associato queste celebrazioni ad un ecosistema “Islamo-sinistra”che secondo lei è “il lievito della decivilizzazione della Francia”. “Come prova, anche le loro richieste di omicidio si riferiscono a metodi islamici”ha sottolineato l’eurodeputato, che ha fatto eco ai canti di una parte della folla, trasmessi sui social network, che invocavano la morte di Jordan Bardella o Éric Zemmour.