Jean-Luc Mélenchon è stato ospite alle 19:45 su M6 del 15 dicembre 2024.
Esordisce esprimendo un pensiero commosso per gli abitanti di Mayotte, recentemente colpiti da un ciclone devastante. Insiste sulla necessità di preparare le nostre società alle conseguenze del cambiamento climatico. Sottolinea che se il ciclone distrugge, il sottosviluppo uccide.
Jean-Luc Mélenchon critica poi il governo di François Bayrou, che ritiene non vitale, precisando che il suo gruppo parlamentare è ancora meno importante di quello di Michel Barnier. Chiede che François Bayrou si sottometta a un voto di fiducia davanti all'Assemblea nazionale, pena la presentazione di una mozione di censura. Difende l’estensione del PFN, sostenendo che la sua rottura lascerebbe il campo aperto a Emmanuel Macron e al Raggruppamento Nazionale.
Infine, Jean-Luc Mélenchon invoca una soluzione politica razionale, che implicherebbe la partenza di Emmanuel Macron, ricordando che è stato battuto alle elezioni. Cita l'esempio della Corea del Sud, dove è stato deposto un presidente, per affermare che in Francia la democrazia non dovrebbe essere negoziata. Jean-Luc Mélenchon annuncia che alle elezioni presidenziali sarà presentata una candidatura ribelle, con l'intenzione di proporla come candidatura comune agli alleati, pur mantenendo la libertà di designare successivamente un nome.
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