Premiata al La Rochelle Fiction Festival, la serie “Iris” arriva su Canal+ il 25 novembre. Per sei episodi, Doria Tillier, dietro la serie, interpreterà una professoressa che non ha paura di dire ad alta voce quello che pensa. Il campo? “Come tutti, Iris ha una testa. Solo che la sua testa… non è esattamente come quella di tutti gli altri. E nemmeno la sua bocca, che dice cose che le altre bocche non dicono. La sua amichetta, sua cugina, commerciante di vini , una guardia del museo… L’elenco di coloro che spinge al limite cresce ogni giorno. Ma alla fine, la prima a soffrire è Iris. Quando non facciamo niente come gli altri, la troviamo lontano dai cliché…”. Intervistato dai nostri colleghi di Partita di Parigicolei che ha firmato la sua prima serie ha parlato di questo nuovo progetto ma anche dei suoi esordi all’interno del gruppo.
Doria Tellier parla della sua serie
Con questa serie, l’attrice vuole inviare un messaggio specifico. “Se ce n’è uno, sarebbe semplicemente dire quello che pensiamo. Non sto parlando nemmeno di opinioni politiche o di altro tipo. Solo discussioni quotidiane, quelle che occupano il 90% della nostra vita. Quando, ogni giorno, siamo costretti a mentire, anche se lieve, non è molto salutare e non vedo perché dovremmo continuare.”ha detto. Sul suo personaggio, l’ex di Nicolas Bedos è piena di elogi: “Iris è l’espressione della mia fantasia. Lei svela quello che vorrei poter essere, quello che a volte mi impedisco di fare perché non voglio essere guardato di traverso, mentre quello che penso non è fuori posto”.
Inizio stressante come Miss Weather
“Ci penso con grande affetto” ha ammesso riguardo ai suoi primi passi su Canal+. E per dettagliare: “Ero molto libero e molto felice. È stato davvero fantastico ma anche molto stressante. Sono stato malato per un anno nella prima stagione prima di ogni spettacolo”. “Ero in diretta tv tutte le sere per far ridere la gente. Era solo uno sketch di due minuti e mezzo, eppure ci ho messo tutto il cuore. La mattina sei arrivato tu e sei ripartito da zero. Dovevi avere dei scritti la pastiglia per le 13, poi impara il testo e trova gli accessori…”ha ricordato.
Poi Doria Tillier torna al piacere di fronte all’adrenalina ma anche al fatto stesso “la tensione era permanente”. “Con Bertrand Delaire abbiamo scritto quello che volevamo. Avere un elefante sul set è stata l’unica richiesta che mi è stata rifiutata. Ma solo perché eravamo nel seminterrato e l’animale non sarebbe riuscito a passare nel carico. ascensore“, ha concluso con una battuta.
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