Bruno Wolkowitch è felice di “interpretare il vecchio” che non “dorme con i suoi partner” in Delitti nelle gole del Verdon

Bruno Wolkowitch è felice di “interpretare il vecchio” che non “dorme con i suoi partner” in Delitti nelle gole del Verdon
Bruno Wolkowitch è felice di “interpretare il vecchio” che non “dorme con i suoi partner” in Delitti nelle gole del Verdon
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Sabato 9 novembre, offerte 3 Omicidi nelle gole del Verdon, un episodio della sua fortunata collezione. Dopo Carcassonne et il Morvano, Bruno Wolkowitch sta conducendo l'indagine per la terza volta in a Omicidi in… Questa volta siamo diretti alle Gorges du Verdon, dove è appena stato commesso un crimine atroce. Se interpreta ancora una volta il ruolo di un gendarme, l'attore non sfrutta il suo fascino, ma cerca piuttosto di riconnettersi con sua figlia, interpretata da Barbara Probst. E questo lo delizia, come ci ha raccontato in un'intervista durante la prima trasmissione di questo episodio.

Delitti nelle gole del Verdon: il ricongiungimento tra Bruno Wolkowitch e Barbara Probst

Télé-Loisirs. Questa è la terza volta che giochi in a Omicidi in… In cosa è diverso dagli altri?
Bruno Wolkowitch.
Non è la stessa regione! In realtà non è molto diverso, a parte il fatto che sono tre a condurre le indagini e io faccio la parte del “vecchio” e quindi non “dormo” più con i miei partner.

Te lo sei perso?
Al contrario, sono molto felice di essermi liberato di queste scene. [Il rit.]

Interpreti un padre che ha difficoltà a comunicare con sua figlia, interpretata da Barbara Probst. La conoscevi prima?
Sì, per molto tempo. Ha realizzato il suo primo film con me. Erano 19 anni fa, lei aveva 15 anni. Era Brother from America, che è uno dei film più belli che ho girato. Barbara è meravigliosa. Proviene da un'illustre famiglia di artisti: è in particolare nipote dell'attrice Gisèle Casadesus e parente di Didier Lockwood, grande jazzista.

Nella finzione, il tuo rapporto con lei è difficile. Che tipo di padre sei nella vita?
Non lo so, dovresti chiedere ai miei figli [Lou, vue dans Sam sur TF1, et Luca, nés en 2006 et 2011, ndlr]. Ma non sono silenzioso, cerco di comunicare.

Bruno Wolkowitch non guarda la TV

Guardi i programmi in cui reciti?
No, non guardo la tv e tanto meno la diretta. Questo è il vantaggio del nostro tempo. Quando ero piccolo dovevamo farlo, ora non è più così. Guardo perfino il Roland-Garros in replay!

Che tipo di ruolo ti piacerebbe che ti venissero offerti oggi?
Non sono una persona che sogna, agisco in base alla realtà. Se un progetto mi piace lo faccio, se non mi piace non lo faccio. Non fantastico: né sul lavoro, né sul resto.

Ne stiamo ancora parlando? la serie PJ ?
Sì, naturalmente. Successivamente, la cosa che sento di più quando qualcuno mi supera e mi riconosce è: “Mi piace davvero quello che fai.” Poi la persona se ne va. È molto gentile, premuroso, ma non tagli nemmeno un bavaglino. E quando alcuni lo fanno, generalmente mi parlano di loro stessi, mi raccontano la loro vita. È divertente.

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