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cosa sappiamo di “Yoda” e “DZ Mafia”, i due clan dietro lo scoppio del regolamento di conti?

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NICOLAS TUCAT / AFP Questa foto scattata il 27 giugno 2023 mostra una scritta murale che recita “aperto alle 10:00, droga” che indica che un punto di scambio apre alle 10:00 nel complesso residenziale Cite de la Castellane nel distretto settentrionale di Marsiglia, nel sud della Francia. (Foto di Nicolas TUCAT/AFP)

NICOLAS TUCAT / AFP

In un complesso residenziale della Cité de la Castellane a Marsiglia, 27 giugno 2023.

MARSIGLIA – “Yoda” contro “DZ Mafia”. Dietro lo scoppio della violenza che ha insanguinato Marsiglia quest’estate, è sempre la guerra tra queste due bande rivali che è all’opera, spiega il capo della polizia di Bouches-du-Rhône, decifrando il ” nuovo mondo “ narcobanditismo a Marsiglia.

Con 12 morti da metà luglio, “il bagno di sangue” Denunciato all’inizio di aprile dal pubblico ministero di Marsiglia Dominique Laurens è dunque ripreso. Ultima vittima: un uomo di 27 anni ucciso martedì sera da un kalashnikov alla testa.

“Non è niente di più e niente di meno che la ripresa del conflitto tra “Yoda” e “DZ Mafia””, ha insistito mercoledì 16 agosto Frédérique Camilleri, prefetto di polizia, alla stampa. Secondo lei, l’80% delle 68 sparatorie dall’inizio dell’anno nei quartieri popolari sono legate alla rivalità tra queste due bande di La Paternelle, nel nord della città, per il controllo del lucroso “piani stupidi” dalla città.

In totale, secondo l’ultimo conteggio dell’AFP, 36 persone hanno perso la vita nella seconda città della Francia dall’inizio dell’anno a causa del traffico di droga. Compreso questo adolescente di 17 anni morto per le ferite riportate a febbraio, linciato da una trentina di persone, citato appunto da La Paternelle. Un’aggressione filmata e trasmessa in diretta su Snapchat.

Questo mercoledì, Frédérique Camilleri ha confermato “circa 30 morti direttamente collegate al traffico di droga”. Ben 31 i morti per sparatoria legati agli stupefacenti nel 2022.

1.144 trafficanti arrestati a Marsiglia nel 2023

Dietro questi numeri “È un mondo nuovo, un cambio di paradigma a cui stiamo assistendo”lei supplica: “D’ora in poi, siamo di fronte a una logica di vendetta più che di appropriazione di territorio, “uccido per spaventare”, non per eliminare un concorrente scomodo o recuperare un punto d’affare. »

E il prefetto da sottolineare “la banalizzazione del reclutamento degli assassini” da ogni rete, “come si recluta una vedetta” : “non c’è più una squadra di assassini designati come prima”. E gli assassini a volte sono giovani quanto le loro vittime: all’inizio di aprile è stato arrestato Matteo F., 18 anni, perché sospettato di aver ucciso a colpi di arma da fuoco Djibril, 15, e Kaïs, 16. Per tutti i “contratti” che avrebbe giustiziato, ha affermato di aver ricevuto 200.000 euro.

Quanto al bacino dei candidati, non sembra in prosciugarsi, nonostante l’arresto in flagranza di cinque commando dalla primavera, per un totale di 17 persone. “Per l’ex PJ, quando è stata arrestata una squadra di killer, sono stati sei mesi di calma, ma è finita”osserva Frédérique Camilleri.

In totale, ciascuno dei due clan conta una cinquantina di membri, dalla vedetta al “carbonaio” (piccoli commercianti), fino ai capi, soprannominati ” Gatto “ E “Tic tac”indica franceinfo.

Paradossalmente, se il numero dei morti sta correndo nel 2023, è un anno di attività record per gli inquirenti, sottolinea il prefetto: 740 le armi sequestrate, tra cui 62 fucili d’assalto (+24% rispetto al 2022), 1.144 trafficanti arrestati a Marsiglia ( +26%), 12 milioni di euro di beni di reato sequestrati, punti di contrattazione in costante diminuzione (70 in meno rispetto al 2021).

Il CRS 8 spedito a Marsiglia

Con l’arresto a giugno in Algeria di Mohamed Djeha, detto “Mimo”, è addirittura uno dei più grandi narcotrafficanti di Francia, ex boss della città marsigliese di La Castellane, a essere messo fuori combattimento.

C’è molto lavoro per tornare alla più alta delle reti, insiste Frédérique Camilleri, e “per contrastare il denaro sporco” : “Cerchiamo di toccare il portafoglio, colpendo i punti vendita, la “vacca da mungere” delle reti, ma anche i raccoglitori di denaro e le reti di riciclaggio”.

Viso “tettonica a placche tra le reti”la strategia di “bombardamento” i punti di accordo continueranno. Così, Marsiglia riceverà per una settimana il rinforzo dei 200 uomini del CRS 8, un’unità specializzata nella violenza urbana, con sede nella regione parigina, ha confermato giovedì mattina il ministro dell’Interno Gérald Darmanin.

Mercoledì Frédérique Camilleri ha ricordato che in autunno anche la città di Marsiglia avrà i suoi CRS 8, questi poliziotti mobilitabili ventiquattro ore su ventiquattro nell’arco di quindici minuti. Un annuncio ufficializzato giovedì 17 agosto dal ministro dell’Interno Gérald Darmanin.

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Questa unità rimarrà a Marsiglia “circa una settimana, con l’obiettivo di effettuare azioni di punzonatura contro il traffico, in particolare sui punti di trattativa”abbiamo aggiunto nell’entourage del ministro.

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