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Taiwan: 600 container alla deriva nelle acque taiwanesi dopo l’affondamento di una nave da trasporto

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l’essenziale
Il 21 luglio un’enorme nave portacontainer è affondata al largo del porto di Kaohsiung, Taiwan, dopo un’infiltrazione d’acqua di origine sconosciuta. Le autorità taiwanesi si mobilitano per recuperare i container alla deriva nelle loro acque.

Dopo l’affondamento della nave Angel al largo di Taiwan, viene lanciata una vera e propria corsa contro il tempo per recuperare i seicento container.

Il 21 luglio il mostro marino è affondato nei pressi del porto di Kaohsiung con a bordo 1.349 container vuoti. Tutti i membri dell’equipaggio sono stati evacuati e sono illesi. La causa dell’incidente è stata un’infiltrazione d’acqua di cui non si conosce l’origine. Ciò avrebbe comportato il rilascio di centinaia di scatole di ferro nelle acque taiwanesi.

Un potenziale disastro ecologico

Le autorità dell’isola hanno dispiegato diverse decine di navi per recuperare tutti i container alla deriva. Sulle colonne di Le Parisien, l’addetto alla risposta alle emergenze della Taiwan International Ports Corporation, Chen Chung-Lung, ha indicato che “stiamo mobilitando tutte le macchine e tutte le navi disponibili vicino a Fengbitou, Yanpu e Xiaoliuqiu per le operazioni di soccorso. Il nostro obiettivo principale è garantire l’ingresso e l’uscita sicuri nei porti di pesca”.

Con l’arrivo del tifone Doksurise, la ricerca è molto complicata. Al 22 luglio erano stati recuperati solo meno di cento container. Un rischio di collisione con la raffineria di Dalin minaccia Taiwan. Un impatto che potrebbe causare una grave perdita di petrolio, che rappresenta una terribile minaccia per l’ecologia marina della regione.

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