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“Con il Bocuse d’Or sono passato dall’essere capo di un piccolo villaggio a una dimensione internazionale”

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Régis, puoi raccontarci di quando hai vinto il Bocuse d’Or?

“Trent’anni fa erano altri tempi, la competizione, i livelli di preparazione… Tutto era diverso e meno dispendioso in termini di energie rispetto ad oggi, dove il candidato dedica due anni della sua vita personale e professionale a questa competizione. All’epoca non esistevano le selezioni Francia ed Europa.

Paul Bocuse mi ha chiamato in primavera per propormi questo concorso, Pierre Troisgros gli ha dato il mio nome. A quel tempo, avevo appena fallito il MOF (Meilleur Ouvrier de ), volevo davvero non restare lì e accettare la sfida, per essere almeno felice con me stessa e con me stessa. quello che ho inviato.”

>> Bocuse d’or: tutta Saint-Bonnet-le-Froid si mobilita dietro Paul Marcon.

“Sono il primo chef autodidatta ad aver vinto questo titolo”

“Dopo aver discusso molto con mia moglie, ho accettato. Sono seguite sessioni di coaching con Christophe Quantin,…