Nuova conferma della svolta isolazionista americana. Il nuovo capo della diplomazia americana, Marco Rubio, ha annunciato venerdì 24 gennaio il congelamento degli aiuti esteri degli Stati Uniti, ad eccezione di quelli forniti a Egitto e Israele. Una situazione che durerà per tutta la durata della revisione completa di tutti i programmi, secondo una circolare interna del Dipartimento di Stato.
“Non verranno impegnati nuovi fondi […] fino a quando ogni nuova assegnazione o estensione proposta non sarà stata esaminata e approvata” in conformità con il programma del presidente Donald Trump, insiste questa circolare consultata venerdì dall’AFP.
Gli aiuti alimentari di emergenza sono esenti, ma la circolare non menziona l’Ucraina, che sotto l’ex amministrazione Biden ha beneficiato di miliardi di dollari in aiuti per difendersi dalla Russia. Un’omissione che fa pensare che anche questa sia congelata, mentre Donald Trump e Vladimir Putin hanno iniziato a scambiarsi le prime minacce tramite briefing stampa questa settimana.
Revisione della conformità
La circolare fa seguito all’ordine esecutivo emesso dal presidente Donald Trump lunedì, giorno del suo insediamento, che ordina il congelamento degli aiuti esteri dagli Stati Uniti per 90 giorni. Israele ed Egitto sono tra i maggiori destinatari degli aiuti militari statunitensi.
Nella circolare, il segretario di Stato rileva che è impossibile per la nuova amministrazione valutare se gli impegni esistenti in materia di aiuti esteri “non sono duplicati, efficaci e coerenti con la politica estera del presidente Trump”.
Quest’ultimo lo ha assicurato lunedì nel suo decreto “L’industria degli aiuti esteri e la burocrazia statunitense non sono in linea con gli interessi statunitensi e, in molti casi, sono contrari ai valori statunitensi”.
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