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Mosca non vede “niente di nuovo”, lotta contro il traffico di armi

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► Il Cremlino non vede nulla di “nuovo” dall’arrivo di Trump

Giovedì 23 gennaio il Cremlino ha dichiarato di non vedere “niente di particolarmente nuovo” nei recenti interventi del presidente americano Donald Trump sul conflitto in Ucraina e sulle sue minacce di nuove sanzioni contro la Russia, ma ha assicurato di essere aperto al dialogo.

“Non vediamo nulla di particolarmente nuovo”ha risposto il portavoce della presidenza russa Dmitri Peskov alle dichiarazioni di Donald Trump, che mercoledì ha minacciato la Russia di nuove sanzioni per il mancato accordo rapido con l’Ucraina. “Restiamo pronti al dialogo, al dialogo su un piano di parità e nel rispetto reciproco”ha aggiunto Dmitrij Peskov.

► I membri della NATO sono chiamati a pagare di più

I membri della NATO devono pagare i loro “vattene e basta” prima di considerare l’espansione, un alto funzionario americano ha stimato a Davos, mentre il segretario generale dell’organizzazione, Mark Rutte, ha suggerito che gli stati alleati dovrebbero in futuro spendere più del 2% del loro PIL per la propria difesa.

“Non possiamo chiedere al popolo americano di espandere l’ombrello della NATO quando gli attuali membri non pagano la giusta quota”ha affermato Richard Grenell, appena nominato da Donald Trump inviato presidenziale per missioni speciali.

Mark Rutte, da parte sua, ha quantificato gli investimenti necessari ai paesi membri dell’alleanza per la loro difesa “molto più di 2”in riferimento alla percentuale del PIL.

► Perquisizioni in Ucraina nell’ambito di un’indagine sul traffico di armi

In Ucraina sono in corso oltre 1.000 perquisizioni nell’ambito di un’indagine sul traffico illecito di armi e munizioni, ha riferito la polizia nazionale.

“L’obiettivo principale è chiudere i circuiti di vendita e di stoccaggio, oltre a sequestrare le armi” presi anche da soldati russi sul campo di battaglia “munizioni ed esplosivi provenienti da traffici illeciti”ha detto su Telegram.

Dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio 2022, la circolazione di armi è aumentata nel Paese, compreso equipaggiamento prelevato ai soldati russi, sfuggendo ai controlli normativi e sollevando timori di un aumento del traffico di armi internazionale.

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