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Volodymyr Zelenskyj invoca forze europee, Donald Trump procrastina

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Al Forum economico mondiale di Davos, il presidente ucraino ha stimato che “almeno 200.000 forze europee sarebbero necessarie per garantire la sicurezza del suo Paese” in caso di un accordo con la Russia. Donald Trump minaccia Mosca di nuove sanzioni economiche se Vladimir Putin si rifiuta di discutere.

Pubblicato il 23/01/2025 09:17

Aggiornato il 23/01/2025 09:19

Tempo di lettura: 3 minuti

Volodymyr Zelenskyj, il presidente ucraino (a sinistra) e Donald Trump, il presidente americano (a destra). Foto illustrativa. (LUDOVIC MARIN / RYAN M. KELLY / AFP)

È tempo di TROVARE UN AFFARE“È, come spesso accade, in stampatello che il nuovo presidente americano invita il suo omologo russo a sedersi al tavolo delle trattative, in un messaggio pubblicato mercoledì 22 gennaio sul suo Truth Social network”.Risolviamolo adesso e FERMIAMO questa ridicola guerra!“, continua Donald Trump, che assicura di essere pronto a fare”un enorme favore alla Russia, la cui economia sta crollando” lanciando colloqui di pace.

Un primo passo del 47esimo presidente degli Stati Uniti, per il quale la questione ucraina appare la più complessa da gestire, pur disponendo di un ampio margine di manovra in politica interna, e i negoziati in Medio Oriente hanno conosciuto proprio prima del suo ritorno alla Casa Bianca.

Il tempo in cui Donald Trump ha promesso di “risolvere in 24 ore” la guerra tra Ucraina e Russia è già finita. Già all’inizio di gennaio i suoi consiglieri avevano avvertito che ci sarebbero voluti almeno sei mesi per trovare una soluzione al conflitto. È stato sorprendente notare durante il suo insediamento che il presidente americano non ha detto una sola parola sull’Ucraina nel suo discorso.

Di fronte alla possibilità di una sospensione degli aiuti americani, Mercoledì Volodymyr Zelenskyj ha messo in guardia gli europei ancora una volta durante la sua visita al Forum economico di Davos. “Dobbiamo tutti capire che Putin non vuole porre fine alla guerra“, ha ricordato innanzitutto, prima di chiedersi: “Il presidente Trump presterà attenzione anche all’Europa?“. Soprattutto, il presidente ucraino ha parlato pubblicamente per la prima volta delle esigenze di sicurezza del suo Paese, stimando che almeno 200mila soldati europei dovrebbero essere schierati in caso di tregua con la Russia, per evitare una nuova invasione.

Negli Stati Uniti, il Giornale di Wall Street afferma che Donald Trump ha assegnato al tenente generale Keith Kellogg il ruolo di inviato speciale per l’Ucraina, con un termine di 100 giorni per risolvere il conflitto. Un inviato senza particolare esperienza in ambito diplomatico, ma che di recente ha sostenuto la decisione di Joe Biden di fornire armi più potenti all’Ucraina.

Sostenitore di lunga data di Donald Trump, questo veterano del Vietnam non dovrebbe mettere in ombra il presidente, che giovedì parlerà al forum economico di Davos. Forse chiarirà le sue opinioni sulla situazione e sulle sanzioni che sta valutando per la Russia. Mercoledì aveva assicurato che non avrebbe “altra scelta che imporre alti livelli di tasse, tariffe e sanzioni su tutto ciò che la Russia vende agli Stati Uniti e ad altri paesi” se Mosca si rifiutasse di partecipare ai negoziati.

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