Sotto 2-0, i parigini hanno prodotto un secondo tempo ad alta quota, firmando una partita di riferimento e rimettendosi in corsa per gli spareggi.
Tante volte inchiodato alla croce dalle “rimonte” avversarie, il Paris ha firmato un’antologia, mercoledì sera al Parco dei Principi, per dominare il Manchester City (4-2) e restare vivo in questa Champions League prima dell’ultima giornata. Con 10 punti in vista a Stoccarda la prossima settimana, il Parigi non è ancora fuori pericolo ma ha fatto un grande passo avanti per evitare una famigerata eliminazione al primo turno. Soprattutto, ha disputato una partita di riferimento che potrebbe influenzare il resto della sua stagione.
Il prestigio della partita ma anche la posta in palio, tra due club ricchissimi e ambiziosi sull’orlo dell’eliminazione, si vedevano ovunque al Parco dei Principi. Durante i primi 45 minuti, il City cede il possesso palla come raramente (60% per il PSG) e subisce ondate su ondate: tiro dell’irrequieto Désiré Doué (4°), colpo di testa di Joao Neves (10°), fino al gol di Hakimi respinto dai VAR per un pezzo di ginocchio troppo avanti in avvio di azione (45esimo).
Dembélé cambia tutto
Si temeva allora che l’inefficienza cronica del PSG lo avrebbe fatto perdere. Soprattutto quando il Manchester ha segnato due gol in ripresa contro la sequenza di gioco di Jack Grealish (50esimo) poi Erling Haaland (53esimo), in agguato sul secondo palo.
Ma gli uomini di Luis Enrique hanno avuto il merito di ridurre subito il punteggio, con una corsa sfrenata di Bradley Barcola che centra con compostezza per Démbélé (56esimo), risparmiato nel primo tempo ed inserito dopo la ripresa. Il PSG pensa ancora una volta di essere maledetto quando Doué colpisce la traversa ma Barcola recupera perfettamente e trova la rete piccola (60esimo). La serata cominciò ad emanare un profumo leggendario, con un pubblico estasiato.
Neves testa forte!
Dembélé sfiora il gol da antologia collegando un piccolo ponte su Bernardo Silva e colpisce con forza da posizione angolata, respinto dalla traversa (70esimo). Il Manchester City era sull’orlo del ko. La salvezza è arrivata da una punizione decentrata calciata da Vitinha ed è stato Joao Neves, nel forno e nel mulino fin dall’inizio della partita, a uscire dalla sua area per segnare con un colpo di testa (78esimo).
Nonostante un difensore insolito per il cambio attaccante (Hernandez per Barcola), proveniente da Luis Enrique, il PSG ha continuato a dominare la partita e le escursioni mancuniane verso l’area parigina sono state rare.
Servito da Dembélé, Ramos non riesce a trovare il contropiede (90esimo), bloccato da Ederson. E come per finire di cacciare i suoi demoni, il Parigi è riuscito a difendere un pericoloso corner, con una bella uscita di pugno alzato di Donnarumma.
Nell’azione successiva, Gonçalo Ramos, entrato in partita, approfitta di un errore difensivo dei Citizens per completare il capolavoro parigino con un tiro all’incrocio dei pali (90°+3). Liberazione!
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