Con il coltello tra i denti, il Paris è riuscito a ribaltare una situazione iniziata male, battendo il Manchester City al Parco dei Principi mercoledì (4-2) e prendendo una grande boccata d’aria fresca in Champions League prima della giornata finale.
Con 10 punti prima della sfida a Stoccarda della prossima settimana, il Parigi non è ancora uscito dai guai, colpa degli errori commessi in autunno, ma ha fatto un grande passo avanti per evitare una famigerata eliminazione al primo turno. Soprattutto, ha disputato una partita di riferimento che potrebbe influenzare il resto della sua stagione.
Il prestigio della partita ma anche l’immensa posta in gioco, tra due club ricchissimi e ambiziosi sull’orlo dell’eliminazione, si potevano vedere ovunque al Parco dei Principi: immenso tifo che traboccava dalla tribuna di Auteuil, spettacolo pirotecnico, decibel massimi, prestigiosi ospiti (Victor Wembanyama, Teddy Rinner)…
Ed entrambe le squadre sono state all’altezza delle aspettative. I gol sono arrivati nella ripresa ma il primo atto era già molto intenso ed elettrico.
Nei primi 45 minuti il City avrebbe potuto riecheggiare il messaggio dello striscione esposto dai tifosi parigini: “battuto dalle onde ma mai affondato”.
La squadra di Pep Guardiola infatti ha rinunciato al possesso palla come raramente (60% per il PSG) e ha subito ondate su ondate: tiro dell’irrequieto Désiré Doué (4), colpo di testa di Joao Neves (10), tiro di Achraf Hakimi (19) …
Ma la cronica inefficacia del PSG in Champions League in questa stagione ha permesso agli ospiti di andare sullo 0-0 alla fine del primo atto.
In particolare, Gvardiol ha parato con la coscia un tiro di Fabian Ruiz sulla sua linea (26°). E poi, il Paris pensava di aver segnato un magnifico gol collettivo ma Nuno Mendes è stato messo in fuorigioco di un millimetro (45+1). Ma una crudele cancellazione del video arbitrale, per pochi millimetri, ha cancellato la lunga celebrazione parigina…
Scaccia i demoni
La sensazione di un’occasione passeggera attende i parigini, che tuttavia ripartono a tutto gas, con Ousmane Dembélé, in panchina con sorpresa di tutti al calcio d’inizio, che sostituisce Lee nella ripresa. Salvo essere punito da un gol su corsa di Jack Grealish (50esimo), che sul secondo palo aveva seguito bene la palla, dopo una bella parata di Donnarumma.
Tre minuti più tardi Erling Haaland centra il bersaglio (53esimo), sempre sul secondo palo. Ironia della sorte per il Paris, questi due gol sono stati giocati a pochi millimetri dal fuorigioco.
Ma gli uomini di Luis Enrique hanno avuto il merito di ridurre subito il punteggio, con una corsa sfrenata di Bradley Barcola che centra con compostezza per Démbélé (56esimo).
Il PSG pensa ancora una volta di essere maledetto quando Doué colpisce la traversa ma Barcola recupera perfettamente e trova la rete piccola (60esimo). La serata cominciò ad emanare un profumo leggendario, con un pubblico estasiato.
La palla continua a correre da un’estremità all’altra del campo, e il Paris riprende le sue cattive abitudini: Dembélé manda un tiro in tribuna, Nuno Mendes sbaglia il tiro dopo una bella svolta, Barcola vede il suo tiro a bruciapelo, in lo spazio di due minuti.
Dembélé sfiora il gol da antologia collegando un piccolo ponte su Bernardo Silva e colpisce con forza da posizione angolata, respinto dalla traversa (70esimo). Il Manchester City era sull’orlo del ko
La salvezza è arrivata da una punizione decentrata calciata da Vitinha ed è stato Joao Neves, in forno e al mulino fin dall’inizio della partita, a uscire dalla sua area per segnare con un colpo di testa (78esimo).
Nonostante un insolito cambio di difensore in attaccante (Hernandez per Barcola), proveniente da Luis Enrique, il PSG ha continuato a dominare la partita e le escursioni mancuniane verso la superficie parigina sono state rare.
Servito da Dembélé, Ramos non riesce a trovare il contropiede (90esimo), bloccato da Ederson. E come per finire di cacciare i suoi demoni, il Parigi è riuscito a difendere un pericoloso corner, con una bella uscita di pugno alzato di Donnarumma.
Nell’azione successiva, Gonçalo Ramos, entrato in partita, approfitta di un errore difensivo dei Citizens per completare il capolavoro parigino con un tiro all’incrocio dei pali (90+3).
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