L’Ambasciata d’Italia in Libano e l’Istituto Italiano di Cultura, in collaborazione con il cinema Metropolis, organizzano la prima edizione del Festival del Cinema Italiano, che si terrà dal 24 gennaio al 2 febbraio 2025. Questo primo festival è di buon auspicio, osiamo si spera, della nuova era del Libano, da sempre appassionato del cinema italiano, che anche lì aveva conosciuto una crescita significativa fino agli anni Ottanta.
Questo nuovo evento, nato da una riflessione dell’Ambasciata d’Italia in Libano di concerto con l’Istituto Italiano di Cultura sulla necessità di rafforzare i legami culturali tra i due Paesi, “ha una duplice ambizione: mettere in luce tutta la diversità del cinema italiano contemporaneo e rivisitare alcuni capolavori del passato che continuano ad alimentare l’immaginario cinematografico globale”, spiega il direttore del centro culturale italiano, Angelo Gioè. I film italiani, che in Libano erano numerosi, sono più o meno scomparsi con lo scoppio della guerra civile, era quindi giunto il momento di reinserirli in un panorama culturale in cui siano ampiamente apprezzati e di permettere al pubblico libanese di scoprire una visione attuale e senza tempo. visione della cultura cinematografica italiana. Ogni film offre una panoramica degli sviluppi sociali, culturali ed economici che riportano il pubblico a nuovi formati e prospettive. Essendo il Mediterraneo il fulcro comune dei due Paesi, che condividono una storia ricca di scambi culturali, molti giovani libanesi considerano l’Italia come un riferimento per i loro studi, in particolare in campo artistico e culturale. “Organizzare qui un festival del cinema italiano significa riconnettersi a questa tradizione adattandola alle aspettative delle nuove generazioni”, afferma Angelo Gioè.
L’Italia è anche un partner strategico per le produzioni internazionali e beneficia di una prestigiosa rete di film commission. Il festival mette quindi in risalto le opportunità offerte dal Paese come location emblematica delle riprese e incoraggia lo sviluppo di coproduzioni italo-libanesi.
11 film selezionati con cura
La selezione degli 11 film proposti, 11 firme uniche, si basa sull’interesse della critica che hanno suscitato o sui premi vinti a festival cinematografici internazionali come la Mostra del Cinema di Venezia. Cosa hanno in comune? La loro capacità di sondare aspetti fondamentali dell’esperienza umana di cui trascendono il contesto per tendere a un’universalità che tocca tutti e per approfondire la ricchezza del cinema italiano moderno che apre all’esplorazione di nuovi orizzonti narrativi ed estetici.
Il festival si aprirà con la prima regionale di Vermiglio, un film struggente diretto da Maura Delpero e selezionato per gli Oscar “che rappresenta perfettamente la vitalità del cinema italiano contemporaneo per la sua capacità di affrontare temi universali con un’estetica audace. Noi invece chiudiamo il festival con un film-concerto in giro E’ Piccerellaun capolavoro del cinema muto italiano realizzato nel 1922 da Elvira Notari, la prima regista donna italiana e una delle pioniere del mondo”, afferma Angelo Gioè. Per l’occasione, durante questa première, verrà eseguita dal vivo un’originale colonna sonora elettronica, composta da Maurilio Cacciatore, che simboleggia il punto d’incontro tra tradizione e innovazione. Il festival, come sottolinea il funzionario italiano, mira da un lato a dare una dimensione contemporanea al Paese presentato che riflette i suoi cambiamenti sociali e culturali, e dall’altro a offrire uno spazio cruciale di dialogo da cui emana una nuova prospettiva. che arricchisce lo spettatore. “Ma non è tutto, un festival deve anche celebrare la diversità, creare ponti e stimolare la curiosità. È un momento di incontro tra arte, pensiero e pubblico, una sorta di laboratorio vivente che pullula di idee ed emozioni. »
Tra i film in programma, Luce sulla terra (Senza peso) di Sara Fgaier, un film di rara sensibilità che tratta con grande delicatezza la perdita di memoria non solo come condizione individuale ma come fenomeno che trasforma le dinamiche familiari. “Attraverso uno sguardo poetico, questo film esplora come la fragilità della memoria possa ridefinire le relazioni umane rivelando emozioni sepolte e spesso inaccessibili”, elabora Angelo Gioè. Un altro universo, un’altra sensibilità, Nonostante di Valerio Mastandrea è un film visceralmente personale che affronta un tema universale, la paura della morte. Lungi dall’essere macabro e oscuro, questo film riesce nell’impresa di trattare con leggerezza una toccante riflessione sulla condizione umana. “Questo approccio, intimo e universale, ne fa un’opera profondamente toccante”, confida il direttore dell’ICI. Il film IddU offre un’immersione in una storia di mafia e segna il ritorno dei registi Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, che, dopo due notevoli successi, rivisitano i temi del tradimento e dei destini inevitabili. Fiducia di Daniele Luchetti, dal canto suo, spoglia le zone grigie dei rapporti umani, la riflessione sui legami, il non detto e le confidenze in una messa in scena elegante e di grande impatto.
Gli altri film in selezione sono: Quell’estate con Irene (La mia estate con Irene) by Carlo Sironi, Famiglia de Francesco Costabile, La vita della porta accanto (La vita a parte) by Marco Tullio Giordana, Un mondo a parte (Un mondo a parte) di Riccardo Milani et Gloria! de Margherita Vicario,
Essendo stato preparato il festival a novembre, era quasi impossibile invitare registi, ma dovrebbe essere duraturo e diventare un pilastro annuale degli scambi culturali tra i due paesi. “Questo festival è molto più di una celebrazione del cinema: è un atto di condivisione e riscoperta, uno spazio in cui l’arte può trascendere i confini e arricchire il nostro immaginario collettivo”, conclude il direttore dell’Istituto Italiano di Cultura. .
Il festival del cinema italiano si svolge dal 24 gennaio al 2 febbraio al cinema Metropolis.
Il programma è disponibile qui.
L’Ambasciata d’Italia in Libano e l’Istituto Italiano di Cultura, in collaborazione con il cinema Metropolis, organizzano la prima edizione del Festival del Cinema Italiano, che si terrà dal 24 gennaio al 2 febbraio 2025. Questo primo festival è di buon auspicio, osiamo si spera, della nuova era del Libano, da sempre appassionato del cinema italiano, che anche lì aveva conosciuto una crescita significativa…
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