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Il festival del teatro francese di Barcellona torna per l’ottava edizione, dal 23 gennaio al 5 febbraio. Un’occasione unica per vedere il meglio della scena contemporanea francese senza lasciare la città catalana.
Foto: sì! Festival
Per la sua ottava edizione, l’Oui! invita sette compagnie a presentare al suo pubblico brani mai visti prima in Spagna, in francese con sottotitoli in catalano o castigliano.
Intorno a temi come la famiglia, la rappresentazione dei corpi delle donne o anche le migrazioni, questa edizione promette di essere toccante, divertente, accattivante e, sempre, sorprendente. “Ci viene detto che le nostre opere sono impegnate, infatti è il teatro contemporaneo che è lì per farci ridere, piangere, ma anche per farci domande, per spingerci a pensare”dice la co-fondatrice del festival Mathilde Mottier a Equinox. Ce ne sarà per tutti i gusti, tutte le età e anche tutti gli indirizzi, dato che alcuni brani verranno eseguiti all’Hospitalet o a Castelldefels.
Con una menzione speciale per il pezzo di chiusura “Passeport”, che ha riscosso un grande successo in Francia e avrà la sua prima esecuzione all’estero nell’ambito del festival di Barcellona. Il suo autore e regista Alexis Michalik, detentore di cinque premi Molière, ha partecipato alla prima edizione di Oui! ed è particolarmente felice di presentare il suo pezzo sulle sponde del Mediterraneo, elemento centrale del suo tema. Il cerchio è chiuso.
Il festival suona
“Il grande giorno” – 23/01 – Istituto Francese di Barcellona
“Diventi adulto quando muore tua madre? »
Otto attori e attrici ci accompagnano attraverso le turpitudini di fratelli alle prese con il banchetto delle parole non dette, in un balletto familiare attorno a una madre onnipotente. Un valzer di nevrosi, una danza frenetica, il tutto tratto dall’amore incondizionato e dall’umorismo feroce.
“Il bambino di vetro” – 26/01 – Plaza Theatre (Castelldefells)
Una favola luminosa, ai confini del fantastico, ‘Il bambino di vetro’ trae ispirazione da un tema che riguarda tutti noi: la famiglia, i suoi segreti e le sue cose non dette. Un altopiano di sabbia bianca. Sette specchi verticali senza tinta oscura, rivelano… I costumi si sfaldano…
Un universo musicale contrastante unisce percussioni, pianoforte e strumenti elettronici. Portato da sette attori, il pezzo intreccia una partitura teatrale, visiva e coreografica ed evoca una parola profondamente liberatoria.
“Essere o non nascere” – 28/01 – Istituto Francese di Barcellona
Nadine e Lisa sono due giovani attrici che si evolvono in una società in cui i loro corpi e ciò che rappresentano vengono sempre sputati in faccia. No, non rientrano nella norma, no, non sono quello che la società vorrebbe che fossero.
Un vero inno all’accettazione di sé, “Essere o non nascere” sostiene un mondo in cui la norma non esiste più a favore di mentalità più aperte e sogni più illimitati.
“Scusate, ho dimenticato i miei sogni” – 29/01 – Auditorium Barradas (L’Hospitalet de Llobregat)
Un viaggio giocoso, sensibile e profondo di due clown che giocano e sfidano il pubblico ad accarezzare le paure, l’oblio e i dubbi che ci fanno sfuggire i nostri sogni.
Céleste alias Catherine Chauveau e Gaïa alias Fabienne Chauveau sono sorelle da diverso tempo! Ricchi di esperienze intorno alla creatività e alla creazione, hanno dato vita naturalmente al duo Clown Conscience.
“La confessione della Principessa di Cleves” – 30/01 – Istituto Francese di Barcellona
In uno spettacolo teatrale sulla confessione, il regista propone all’attore e all’autore di provare il dialogo tra Madame de La Fayette e Monsieur de La Rochefoucauld sul tema “La confessione della principessa di Clèves”.
Aggiunge la musica e i suoni creando la colonna sonora del futuro film, il cui riassunto sarebbe: Sposata a 16 anni con il principe di Cleves (40 anni), la giovane principessa si innamora del brillante duca di Nemours ma rifiuta di farlo. tradisce il marito, gli confessa il suo desiderio, e quando questi muore, libero, rinuncia tuttavia all’uomo che ama… Ma perché?… Questo rimane uno degli enigmi più sorprendenti del romanzo francese…
« Rimbaud, Cavalcades » – 02/02 – Cerchio Reale Artistico
Graphic designer in pieno esaurimento, Romuald si è lasciato tutto alle spalle. Ci racconta del suo viaggio e di come Arthur Rimbaud gli ha salvato la vita. Uno spettacolo pieno di poesia e musica in cui Romain Puyuelo interpreta tutti i personaggi…
“Passaporto” – 05/02 – Casinò Aliança de Poblenou (Barcellona)
Issa si sveglia, nel campo di Calais, con l’unico indizio sulla sua identità, il suo passaporto, eritreo.
Passeport è la storia di Issa, Arun e Ali, tre rifugiati del campo di Calais, un eritreo, un indiano tamil, un siriano. Provengono da tre paesi lontani, che non necessariamente conosciamo molto bene. Sappiamo solo che non parlano francese.
Altre attività
Oltre alle rappresentazioni vengono organizzati altri eventi legati all’arte teatrale, come un concorso di lettura aperto sia a madrelingua che a studenti di francese, incontri con registi o dialoghi letterari su “Els contrabandistes de llibres de Daraya” da Delphine Minoui e “Teoria King Kong” dopo Virginie Despentes.
Maggiori informazioni, biglietti e prenotazioni su Oui! sito web. Festival.
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