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Amir Reza-Tofighi succede a François Asselin alla guida del CPME

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Dopo dieci anni alla guida della Confederazione delle piccole e medie imprese (CPME), François Asselin, direttore d’azienda a Thouars (Deux-Sèvres), ha ceduto il suo posto martedì 21 gennaio 2025 ad Amir Reza-Tofighi.

Questo imprenditore quarantenne è stato eletto dai membri del sindacato con il 65,4% dei voti durante un’assemblea generale elettiva.

Il più giovane presidente del CPME

“Mi impegno a portare avanti ogni giorno la lotta per i valori che sono quelli della nostra Confederazione: lavoro, impegno, merito, responsabilità e assunzione di rischiha dichiarato Amir Reza-Tofighi secondo un comunicato stampa del CPME. Tutti questi valori che ci rendono imprenditori e costruttori di nazioni. Vorrei anche rendere omaggio a François Asselin, la cui azione e visione hanno permesso di trasformare profondamente il CPME e di rafforzarne l’influenza. »

Figlio di rifugiati politici iraniani, è il leader più giovane ad essere eletto presidente della prima organizzazione interprofessionale datoriale per numero di aziende associate.

Amir Reza-Tofighi è cresciuto a Grigny (Essone). Laureato alla Centrale Supélec e all’HEC, ha iniziato il suo primo progetto professionale a 16 anni e ha cofondato Vitalliance, una società di aiuto domestico per persone non autosufficienti, all’età di 21 anni. Ha assunto la guida da solo nel 2014.

Ha anche co-fondato Heetch, una piattaforma di trasporto notturno VTC, e Click and Boat, un sito di noleggio barche peer-to-peer. Queste due aziende sono ora presenti a livello internazionale.

Nel suo programma per la presidenza del CPME ha fissato in particolare l’obiettivo di ridurre i vincoli amministrativi, modernizzare un codice del lavoro “a volte inadatto” e garanzia “Equo accesso ai mercati pubblici per le nostre microimprese e PMI”.

“Dare potere alla sfera pubblica”

Eletto per cinque anni, difende una visione a lungo termine centrata sui territori. Vuole anche lanciare incontri generali delle PMI con la società civile e le autorità pubbliche.

“Continueremo la lotta contro gli abusi nella gestione delle finanze statali”avverte anche nel suo programma. Aziende dentro “ne stanno pagando il prezzo attraverso leggi finanziarie sempre più onerose. È imperativo responsabilizzare la sfera pubblica e ricordare che per risanare il nostro Paese è fondamentale semplificare le regole e perseguire una politica dell’offerta”.

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