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Aggiornamento sulla repressione – ???? Info Libertaire

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Invio anonimo a MTL Counter-info

Il 21 ottobre 2024, la SPVM ha arrestato e perquisito l’appartamento di un attivista filo-palestinese utilizzando un mandato di perquisizione e un mandato di arresto. Alla persona sono stati sequestrati i dispositivi elettronici e la persona è stata portata in Questura per essere sottoposta ad un interrogatorio durato diverse ore su diversi argomenti di interesse per la SPVM quali; Accampamenti palestinesi/varie azioni di solidarietà nei campus universitari e progetti mediatici di estrema sinistra. La persona è stata rilasciata con la promessa di comparire con l’accusa di incitamento all’odio in relazione a un post sui social media.

Questo è un annuncio di servizio pubblico rivolto alla comunità degli attivisti per avvertire che la repressione mirata contro gli attivisti palestinesi è reale. Questo non è un caso isolato nel cosiddetto Canada, situazioni simili si sono verificate a Toronto e Vancouver, dove la polizia ha arrestato anche attivisti per il cosiddetto incitamento all’odio. Tutti questi arresti non sono casuali, la pressione esercitata sulle autorità di polizia da diversi gruppi sionisti è forte. Da tempo questi ultimi (come molti media ed editorialisti) cercano di far passare quasi ogni forma di protesta filo-palestinese per antisemitismo.

Queste situazioni ci ricordano di adottare pratiche di sicurezza digitale adeguate. Tra queste pratiche c’è la crittografia di tutti i dispositivi e l’uso di password complesse. Questi dispositivi dovrebbero essere spenti anche quando non è necessario accenderli poiché è possibile aggirare le schermate bloccate una volta inserito il codice all’avvio e il dispositivo è in funzione. Usa GrapheneOS e non parlare di attività illegali/criminali sul tuo telefono.

Infine, non possiamo dirlo abbastanza, ma non parliamo mai con la polizia. In caso di arresto, oltre al tuo nome legale, indirizzo e data di nascita non hai nient’altro da dire. Onorare i nostri compagni e le nostre lotte significa esercitare il nostro diritto al silenzio quando la polizia bussa.



Fonte: Mtlcontreinfo.org

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