NARRATIVA – Dichiarandosi colpevole, Khalid Sheikh Mohammed potrebbe evitare la pena di morte dopo un accordo con la giustizia americana. Ma l’amministrazione Biden ha invertito la rotta su questo accordo, cosa che ha scioccato l’opinione pubblica americana.
La sua foto ha fatto il giro del mondo. Con i capelli arruffati e baffi folti, vestito con un pigiama bianco, ha detto Khalid Sheikh Mohammed «KSM» (S per sceicco in inglese) è apparso sugli schermi televisivi dopo il suo arresto nel marzo 2003 a Rawalpindi (Pakistan). Il terrorista è stato, dopo Osama bin Laden, la figura più odiata legata agli attentati dell’11 settembre 2001, di cui tuttora sostiene essere la mente di questi attentati.
Da 22 anni KSM è accusato di aver pianificato gli attacchi terroristici di Al-Qaeda che hanno provocato quasi 3.000 morti e languisce in una cella del carcere ultrasicuro di Guantánamo, la base navale americana a Cuba. Tuttavia, pur rischiando la pena di morte, l’uomo non è mai stato processato, nell’ambito di un procedimento reso più complesso dalle torture subite nelle prigioni segrete della CIA e che potrebbe mettere in discussione le prove a suo carico. Maometto è diventato, agli occhi di un intero Paese, il simbolo…
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