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Giornalista
Titolare di un Master in giornalismo sportivo, mi sono innamorato del tennis fin da bambino e ho sempre amato leggere le grandi storie di questo sport. Oggi voglio raccontarli, sfruttare al massimo la mia passione ed essere il più vicino possibile agli assi del circuito.
Autore di un’impresa immensa nel turno precedente superando il numero 4 del mondo Taylor Fritz, Gaël Monfils era presente lunedì mattina negli ottavi di finale degli Australian Open contro un altro americano, Ben Shelton (n. 20). Purtroppo il 38enne francese si è dovuto arrendere all’inizio del quarto set, stremato da tutti gli sforzi profusi nel torneo. Non poteva più utilizzare la macchina.
Con questo inizio di stagione mozzafiato, Gaël Monfils potrebbe sperare di salire un ulteriore gradino per provare a raggiungere i quarti di finaleOpen d’Australia. A 38 anni, il francese ha già ottenuto una prestazione incredibile essendo il secondo giocatore più anziano a partecipare alla seconda settimana di Melbourneproprio dietro Roger Federer. Ma di fronte a Ben Sheltonla camminata era un po’ troppo impegnativa fisicamente per continuare. Ha addirittura deciso di arrendersi per evitare di infortunarsi.
Monfils ancora in combattimento
Nel terzo turno, Gaël Monfils era riuscito a ottenere la più grande vittoria della sua carriera Grande Slam in termini di classifica in una partita controllata. Ma a 38 anni gli sforzi sono necessariamente più difficili da ripetere e di fronte ai potenti Ben Sheltonil francese ha resistito per tre set prima di crollare. “Quando l’ho rotto, ero morto. Se guardiamo il break point, si vede che sto faticando, non sapevo nemmeno di aver rotto, limite… E mi sono detto, sinceramente: ”Ma perché sei andato a prenderlo? , questa palla”… ero arrostito. Sentivo che non potevo più spingere troppo le gambe, dovevo mantenere il mio gioco di servizio, mi sono detto che dovevo attenermi all’esperienza. E non è andata così. E dietro c’era molto tempo” spiega secondo La squadra. I due si sono neutralizzati al servizio nei primi due set, l’americano ha concluso al tie-break il primo ed il francese lo ha imitato nel secondo.
“Ho avuto davvero paura”
Prendendo il servizio dell’avversario all’inizio del terzo set, Gaël Monfils non riuscì a realizzare questo vantaggio, lui che soffriva. “Fin dall’inizio mi sono sentito stanco. Era molto pesante. Speravo che entrambi servissimo bene, senza troppi scambi. Abbiamo servito bene, ma ci sono stati comunque degli scambi… Il piano non era partito bene. Per girarlo l’ho forzato sulle gambe. Il suo gioco mi ha sfinito. E mi sentivo come se avessi oltrepassato un limite. La testa, lo vuole. Lo diremo, la frase: “Ad un certo punto, non avrò più vent’anni!” È troppo fisico per me. C’era una barriera, 100 m davanti a me, dove c’era scritto: “Proibito” (ride). Anche tornare indietro era troppo difficile. All’inizio mi chiedo se non sia un crampo, vorrei addirittura che lo fosse. Ma non ha vibrato nella gamba, senti la coltellata (nella coscia). Bevo il succo di sottaceti e dico: “Cosa stai facendo, non hai i crampi…” Vedo solo che sono morto. E sono super felice perché avevo davvero paura di fare la mossa sbagliata cercando di allontanarmi per vincere una partita o due”. continua il 41esimo giocatore al mondo.
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