Londra (awp/afp) – Il dollaro vacilla lunedì, poco prima dell’insediamento come presidente degli Stati Uniti di Donald Trump, che ha ammorbidito il suo discorso nei confronti di Pechino, mentre bitcoin corre nella prospettiva di un secondo mandato pro-cripto.
Intorno alle 11:15 GMT (12:15 CET), la valuta americana ha perso lo 0,47% contro l’euro, a 1,0322 dollari, e lo 0,25% contro la sterlina, a 1,2200 dollari. Anche il biglietto verde si è deprezzato (-0,15%) nei confronti dello yuan cinese.
“La debolezza del dollaro USA è stata incoraggiata dalle notizie di discussioni positive tra il presidente eletto Donald Trump e il presidente cinese Xi Jinping alla fine della scorsa settimana”, ha affermato Lee Hardman, analista di MUFG.
Donald Trump, che lunedì prenderà le redini degli Stati Uniti, ha descritto la richiesta come “molto buona” e il leader cinese ha detto di sperare in un “buon inizio” nelle relazioni bilaterali tra le due superpotenze, con molte differenze.
Abbastanza per mitigare le aspettative di un rafforzamento dei dazi doganali del 10% sui prodotti importati dalla Cina, già nel mirino durante il primo mandato Trump.
Il presidente eletto prevede di imporre, a partire dal 20 gennaio, dazi doganali del 25% su tutti i prodotti provenienti dal Messico e dal Canada, citando la lotta contro l’ingresso di droga e migranti negli Stati Uniti.
Tuttavia, tale politica commerciale, considerata inflazionistica dal mercato e che lascia presagire il permanere dei tassi di interesse americani su livelli elevati, aveva contribuito a gonfiare il prezzo del biglietto verde.
Allo stesso tempo, lunedì il bitcoin ha raggiunto un nuovo record a 109.241,14 dollari, con gli investitori che anticipano una presidenza americana favorevole al settore delle criptovalute. Lunedì si è mosso intorno alle 11:15 GMT, in rialzo del 3,16% a $ 107.953,63.
In particolare, il sostegno di Donald Trump a favore di una riserva nazionale di bitcoin, che riunirebbe le partecipazioni degli Stati Uniti in questa criptovaluta, “contribuisce a stimolare l’interesse istituzionale e la percezione del bitcoin come ‘oro digitale'”, insiste John Plassard, di Mirabaud, interrogato dall’AFP.
Alimentando l’euforia del settore, il presidente eletto ha lanciato nella notte tra venerdì e sabato la propria moneta digitale, con un successo strepitoso: scambiati intorno ai 7 dollari poco dopo il lancio, i 200 milioni di token “Trump” sono saliti a circa 75 dollari ciascuno, prima di oscillare lunedì attorno ai 54 dollari.
Il futuro capo di Stato ha presentato la sua nuova valuta come un “memecoin”, una criptovaluta senza utilità economica o transazionale, cavalcando l’entusiasmo popolare attorno a una personalità o un fenomeno virale su Internet – e spesso identificata come un asset puramente speculativo.
Lezioni del lunedì Lezioni del venerdì
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23:15 GMT 22:00 GMT
EUR/USD 1,0322 1,0273
EUR/JPY 161,44 160,57
EUR/CHF 0,9426 0,9399
EUR/GBP 0,8460 0,8441
USD/JPY 156,40 156,30
USD/CHF 0,9132 0,9150
GBP/USD 1,2200 1,2169
afp/al
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