Il principe Gioacchino Murat lancia una raccolta fondi online per salvare la statua di Giovanna d’Arco a Nizza. L’imponente statua equestre della Pulzella d’Orléans che brandisce la spada è stata inaugurata nell’ottobre 2024. Una decisione del tribunale amministrativo di Nizza ne impone lo smantellamento.
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Il principe Gioacchino Murat vuole impedire lo sbullonamento della statua di Giovanna d’Arco a Nizza
Il 23 ottobre 2024 è stata inaugurata a Nizza una statua in bronzo di nove tonnellate, dorata con oro fino, che rappresenta Giovanna d’Arco a cavallo e che brandisce una spada. L’imponente statua di 4,5 metri rende un brillante omaggio alla Pulzella d’Orléans, sulla piazza antistante la chiesa di Sainte-Jeanne-d’Arc.
Il tribunale amministrativo di Nizza, adito dal prefetto, ha annullato questo martedì 14 gennaio il contratto firmato dalla metropoli di Nizza con l’Atelier Missor, collettivo di artisti nizzardi che ha realizzato la statua “senza pubblicità o concorrenza”. La rimozione di questa statua rappresenta una minaccia per l’arte, la storia e la cultura della città. Chi potrà salvare Giovanna d’Arco? Il principe Gioacchino Murat corre in soccorso dell’eroina del XV secolo, proclamata “patrona secondaria” della Francia da Pio XI nel 1922.
Il principe Gioacchino Murat, erede della casata dei Murat e discendente del re Gioacchino I di Napoli, lanciò una petizione, accompagnata da un vaso Leetchi, per preservare questo monumento già adottato dai nizzardi. “La sua scomparsa rappresenterebbe una perdita irreparabile per il nostro patrimonio artistico e storico”spiega il principe Gioacchino, legato alla cultura e alla storia della Francia, egli stesso discendente della famiglia imperiale francese attraverso sua nonna, la regina Carolina, sorella dell’imperatore Napoleone I.
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Lancio di una sottoscrizione popolare per finanziare il mantenimento della statua
Con l’aiuto di André Barthe, ex vicesindaco di Nizza, il principe Gioacchino Murat spera che la mobilitazione sia sufficiente per impedire che la statua venga smontata. “Di fronte a questa situazione non possiamo rimanere passivi. Per preservare questo monumento emblematico, lanciamo un’importante sottoscrizione nazionale per finanziarne la conservazione”. Vengono fornite tre ragioni a sostegno della conservazione di questa statua che “incarna eroismo, coraggio e unità nazionale”.
Secondo il Principe di Ponte Corvo salvare la statua significa preservare anche un simbolo storico. “Giovanna d’Arco, figura universale di coraggio e resilienza, merita che la sua memoria continui a risplendere attraverso quest’opera”spiega il principe Gioacchino. Salvare la statua significa anche sostenere l’arte e la cultura. “La vostra partecipazione è un gesto a favore dell’arte francese e della preservazione del nostro ricco patrimonio collettivo”. Infine, salvare la statua significa anche agire insieme. “Ogni contributo, anche modesto, testimonia l’attaccamento dei francesi alla loro storia e ai loro valori”. Vai alla pagina Leetchi per partecipare alla sottoscrizione popolare che mira a sostenere il finanziamento e il mantenimento della statua.
Il sindaco di Nizza, Christian Estrosi, anch’egli addolorato per la decisione del tribunale, ha ringraziato il suo amico André Barthe, ex deputato alla cultura e personalmente legato a questo quartiere Giovanna d’Arco, “e il principe Gioacchino Murat, la cui famiglia racchiude gran parte della storia del nostro Paese, che prendono l’iniziativa”. Il sindaco di Nizza deplora che il prefetto delle Alpi Marittime attacchi la figura di Giovanna d’Arco “quando la Francia fatica a trovare la propria direzione in un periodo di instabilità senza precedenti”.
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