DayFR Italian

“Non sappiamo nemmeno se tornerà vivo”, si lamenta la nipote di un ostaggio israeliano

-

33 ostaggi israeliani saranno rilasciati da Hamas domenica, dopo che è stato concordato un cessate il fuoco con Israele. Tra questi, Shlomo Mantzour, 86 anni. Sua nipote, Hadar, non sa se suo zio è ancora vivo. “Penso che i prossimi giorni saranno terrificanti”, confida a RMC.

Sabato sera il governo israeliano ha dato il via libera definitivo all’accordo di cessate il fuoco con Hamas nella Striscia di Gaza, aprendo la strada all’entrata in vigore di una tregua domenica accompagnata dal rilascio dei primi ostaggi israeliani in cambio di detenuti palestinesi.

L’accordo prevede in una prima fase di sei settimane il rilascio di 33 ostaggi detenuti nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre, dei 94 prigionieri ancora detenuti a Gaza dal 7 ottobre, di cui 34 dichiarati morti dall’esercito israeliano. I primi rilasci dovranno avvenire domenica, ha annunciato il governo

Tre punti di accoglienza

Secondo un ufficiale militare israeliano, al confine con Gaza sono stati allestiti tre punti di accoglienza, da dove gli ostaggi, curati dai medici, verranno portati negli ospedali. Tra questi 33 israeliani va incluso Shlomo Mantzour, il più anziano. Ha 86 anni (presto ne avrà 87) ed è stato portato a Gaza in pigiama.

Su un armadio, un poster, una maglietta, una stempiatura e uno sguardo che ride. “I suoi baffi sono il suo marchio di fabbrica! E il suo sorriso! E a causa dei baffi i suoi baci pungono”, spiega a RMC.

“Credevamo nel nostro esercito, nel nostro governo”, ha detto con rabbia Hadar, che parla al passato. Per lei questo accordo avrebbe dovuto essere concluso mesi fa.

Emozione nella voce, stanchezza nel profondo degli occhi. Questo zio rappresenta “tutta la mia infanzia, le mie vacanze…” ma anche tutte le sue azioni da più di un anno. “Mangi qualcosa e ti chiedi se mangia, mangi qualcosa che gli piace e inizi a piangere! Gli piace il gelato, quello al pistacchio. Hai voglia di urlare, senza saperlo per così tanto tempo. Abbiamo solo la nostra speranza e questa sta diminuendo”, preoccupa Hadar.

È stato venerdì mattina che ha saputo che suo zio doveva tornare in Israele. “Non sappiamo nemmeno se torna vivo! Ed è sulla lista, ma è una lista israeliana. Hamas non ha detto ‘Va bene, ve lo riporteremo’. Penso che questi prossimi giorni saranno terrificanti”, si preoccupa.

3 domande per capire: cessate il fuoco a Gaza, cosa contiene l’accordo? – 16/01

Verranno rilasciati due franco-israeliani

Israele “non lascerà Gaza finché non saranno tornati tutti gli ostaggi, vivi e morti”, ha dichiarato un funzionario israeliano prima dell’annuncio dell’accordo. Due franco-israeliani, Ofer Kalderon, 54 anni, e Ohad Yahalomi, 50 anni, figurano nella lista dei primi 33 ostaggi da liberare, ha annunciato venerdì anche il presidente della Repubblica Emmanuel Macron.

Israele rilascerà 737 prigionieri palestinesi

In cambio della liberazione degli ostaggi, Israele libererà 737 prigionieri palestinesi, ha annunciato il Ministero della Giustizia, precisando che la loro liberazione non avverrà prima delle 16 di domenica. Tra i prigionieri che dovrebbero essere rilasciati c’è Zakaria Zubeidi, responsabile di diversi attacchi contro civili israeliani ed ex leader delle Brigate dei Martiri di Al-Aqsa, il braccio armato del partito Fatah, fuggito dal carcere israeliano nel 2021.

Cosa pianificano le fasi 2 e 3

“Quando inizierà la fase due, ci sarà uno scambio per il rilascio dei rimanenti ostaggi vivi, compresi i soldati maschi, e tutte le restanti forze israeliane si ritireranno da Gaza. Il cessate il fuoco temporaneo diventerà poi permanente”, ha affermato il presidente americano Joe Biden. La terza e ultima fase sarà dedicata alla ricostruzione di Gaza e alla restituzione dei corpi degli ostaggi morti durante la prigionia.

Marion Gauthier con Léo Manson

Related News :