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I Rockets marcano il loro territorio a Denver

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Ogni giorno che passa per gli Houston Rockets dà un nuovo motivo per credere in loro. E in questa occasione i perdenti furono i Nuggets. La squadra texana ha preso d’assalto la Ball Arena con la sua giovinezza e aggressività ottenendo una clamorosa vittoria per 108-128, un risultato che rappresenta la quinta vittoria consecutiva, li consolida al secondo posto e serve da avvertimento agli uomini di Mike Malone che i nuovi progetti stanno andando avanti forte.

La partita è stata praticamente una passeggiata per la squadra di Udoka, che non è mai stata sotto e si trovava in vantaggio di 21 punti all’intervallo, un vantaggio che si è a malapena ridotto durante il secondo periodo. I Nuggets non hanno mai avuto la possibilità di tentare una rimonta per catturare l’attenzione dei loro fan, che hanno visto come la loro squadra è stata superata da una squadra che non si stanca mai di superare le aspettative.

Nemmeno Jalen Green si stanca, grazie ai suoi 34 punti si conferma la grande stella del match. Con un sensazionale 10/16 ai canestri, ha mostrato un’enorme efficienza nonostante la maggior parte dei suoi tiri fossero da tre punti o dalla media distanza, aree in cui i locali erano praticamente incapaci di farlo sbagliare. Ma le cose non sono migliorate se è andato al ferro, dove, anche se ha concluso in meno occasioni, lo ha fatto con più forza.

La vita senza Jokic

Questo, ovviamente, ha avuto un impatto sul fatto che i Nuggets non potessero contare su Nikola Jokic, facendoli cadere più facilmente nelle grinfie di una difesa così calda e difficile da raggiungere. A questo punto, nessuno è consapevole dell’enorme differenza che avere o non avere la propria stella fa per la squadra, dal momento che il sistema orbita attorno ad essa in modo così assoluto che senza di essa si perde un’enorme quantità di risorse.

Jamal Murray, reduce dalla sua migliore partita da molto tempo, non ha potuto prendere in mano le redini come contro Dallas e si è ritrovato con 22 punti, gli stessi messi a segno da un sorprendente Christian Braun che, con un tiro di 10/11, ha provato senza successo per fungere da supporto. La sua buona serata, però, non è bastata a compensare un’assenza così notevole come quella del serbo, che ha lasciato la squadra del Colorado in balia del rivale.

(Foto di copertina: Isaiah J. Downing-Imagn Images)