DayFR Italian

La Cina ha “barato” per diventare una superpotenza, dice il massimo diplomatico di Trump

-

Di Le Figaro con AFP

Pubblicato
15 gennaio alle 8:12,

aggiornato 15 gennaio alle 9:16


data-script=”https://static.lefigaro.fr/widget-video/short-ttl/video/index.js”
>

Pro Taiwan, Marco Rubio è stato in particolare oggetto di sanzioni cinesi per la sua attiva opposizione alle politiche di Pechino nelle regioni dello Xinjiang e di Hong Kong.

Scelto da Donald Trump come prossimo capo della diplomazia americana, Marco Rubio sosterrà mercoledì 15 gennaio al Senato il suo grande esame orale per confermare la sua nomina. Di fronte alla commissione per gli affari esteri, il 53enne potenziale futuro segretario di Stato deve affermare nel suo discorso di apertura che l’ordine mondiale post-Guerra Fredda non è solo “obsoleto”ma quello è diventato “ora un’arma in uso” contro gli Stati Uniti.

Secondo estratti pubblicati dai suoi servizi prima dell’udienza di conferma della sua nomina, l’attuale senatore della Florida affermerà anche che la Cina ha “imbrogliato” con l’obiettivo di raggiungere lo status di superpotenza globale. “Abbiamo dato il benvenuto al Partito Comunista Cinese in questo ordine mondiale” dopo la Guerra Fredda e “hanno approfittato di tutti i suoi benefici, ma hanno ignorato tutti i suoi doveri e responsabilità”dichiarerà. Nato a Miami da genitori cubani, Marco Rubio è noto per le sue posizioni ostili contro Cina e Iran e per il suo incrollabile sostegno a Israele.

Leggi anche
Conservatore, liberale, filo-israeliano: chi è Marco Rubio, nominato ministro degli Esteri Usa

Pro Taiwan, è stato in particolare oggetto di sanzioni cinesi per la sua attiva opposizione alle politiche di Pechino nelle regioni dello Xinjiang e di Hong Kong. Se la sua nomina sarà confermata dal Senato, Marco Rubio guiderà la prima rete diplomatica mondiale, con oltre 55.000 dipendenti, e sarà il volto dell’America all’estero. In qualità di Segretario di Stato, sarà responsabile dell’attuazione dello slogan di Donald Trump: “la pace attraverso la forza”un vecchio concetto di realpolitik che il presidente eletto vuole attualizzare.

Previste altre udienze

Negli Stati Uniti, la Costituzione richiede che le nomine dei ministri e degli altri alti funzionari siano confermate da un voto al Senato, dopo un’udienza presso la commissione competente per la posizione in questione. Con un profilo più classico e consensuale, Marco Rubio dovrebbe vivere un’udienza meno frenetica di quella del suo collega designato a diventare ministro della Difesa, Pete Hegset, avvenuta il giorno prima.

Questo ex maggiore e presentatore di Fox News è stato rimproverato dai senatori democratici del Comitato per i servizi armati, che lo hanno criticato per un’accusa di violenza sessuale risalente al 2017, ma hanno anche criticato la sua opposizione alla presenza delle donne nelle truppe da combattimento e al suo rapporto con alcol. Mercoledì al Senato si terranno altre udienze oltre a quella di Marco Rubio, in particolare quella di Pam Bondi, scelta da Donald Trump alla guida del Dipartimento di Giustizia; ma anche quella di John Ratcliffe, in quanto prossimo capo della Cia, la principale agenzia di intelligence americana.

Related News :