Diverse decine di lavoratori clandestini vivono da mesi sottoterra nella miniera di Stilfontein in Sud Africa. Se più di un centinaio fossero trovati vivi, un rapporto provvisorio parla di 60 morti.
Sessanta corpi di minatori illegali sono stati estratti in due giorni da un pozzo d’oro abbandonato in Sud Africa, ha annunciato mercoledì 15 gennaio la polizia, che ha circondato il sito per mesi per allontanare i lavoratori illegali.
“Il secondo giorno di operazioni, 106 minatori illegali vivi sono stati recuperati e arrestati per attività mineraria illegale. 51 sono stati dichiarati morti”, ha detto la polizia in un comunicato.
Nove resti erano già stati riportati indietro lunedì scorso, il primo giorno di un intervento di salvataggio, portando il bilancio delle vittime a 60 morti.
La gondola, calata per mezzo di un argano specializzato in un pozzo profondo 2,6 chilometri, ha ripreso il suo viaggio di ritorno questo mercoledì a Stilfontein, a circa 150 chilometri a sud-ovest di Johannesburg. Il precedente rapporto della polizia di martedì pomeriggio rilevava 36 corpi estratti dal giorno prima.
Corpi stipati in fretta
L’operazione dovrà durare dieci giorni in totale per estrarre un numero imprecisato di “zama zamas”, come vengono chiamati i minatori illegali in Sud Africa. La polizia ne ha menzionati diverse centinaia quando, più di due mesi fa, ha iniziato a limitare le forniture al sito. Il ministro della Polizia Senzo Mchunu, in visita martedì a Stilfontein, non ha voluto fornire cifre precise.
“Ogni numero che abbiamo qui è una stima, un’ipotesi”, ha detto. “È impossibile che qualcuno ci dica: ‘So per certo che ce ne sono così tanti’.”
Un video inviato all’AFP lunedì 13 gennaio dalONG Macuache difende le comunità colpite dalle attività minerarie, ha mostrato quelle che sembravano decine di resti ammassati nel buio delle gallerie.
Dall’agosto 2024, più di 1.500 minatori illegali, la maggior parte dei quali stranieri, sono stati arrestati dalla polizia sul posto. Tra questi, “121 minatori illegali sono già stati deportati, tra cui 80 mozambicani, 30 basotho, 10 zimbabweani e un malawiano”, hanno identificato le autorità sudafricane.
Gli uomini dai volti emaciati usciti martedì dal pozzo apparivano particolarmente indeboliti. Sono stati sottoposti a una perquisizione con il metal detector da parte della polizia per assicurarsi che non portassero alla luce nessuna pepita d’oro dal seminterrato.
Le autorità sono state accusate di aver tentato di costringere i minatori a risalire in superficie in quella che sembrava una piccola città sotterranea, riducendo le scorte di cibo e acqua portate dai parenti che dall’inizio di novembre si guadagnano da vivere grazie all’economia. informale intorno alla miniera.
“Li stameremo e verranno fuori”, aveva annunciato a novembre il ministro alla presidenza, Khumbudzo Ntshavheni, suscitando reazioni indignate.