Un altro punto importante previsto dal discorso di François Bayrou: il bilancio. Il suo esame riprenderà questo mercoledì, al Senato. Pur avendo indicato un obiettivo, il Primo Ministro non ha annunciato nulla di concreto. L’“orientamento” complessivo del bilancio sarà “verso un ritorno all’equilibrio, necessariamente pluriennale e rispettoso”.
Se non cambia l’obiettivo di un ritorno al 3% di deficit nel 2029, il governo rivede le sue previsioni di crescita, in seguito alle conseguenze economiche del voto sulla mozione di censura. Invece di una crescita dell’1,1%, “fissiamo (la previsione) allo 0,9%, secondo le previsioni della Banque de France”, annuncia François Bayrou.
Anche revisione dell’obiettivo di riduzione del deficit pubblico. Invece del 5% della versione Barnier della legge finanziaria (PLF), quella di François Bayrou punta ora a un deficit del 5,4% del PIL nel 2025.
Nonostante tutto, “il risparmio verrà offerto”. Chiede “a tutti i ministri di proporre risparmi a partire dalla primavera”. “Uno sforzo da cui nessuno dovrebbe essere escluso”. Si tratta di “trovare un metodo di organizzazione dello Stato che non favorisca un aumento della spesa pubblica”, aggiunge l’inquilino di Matignon.
Cita una delle strade di risparmio, regolarmente proposte: “È necessario che più di 1000 agenzie o operatori realizzino un’azione pubblica? » chiede il presidente del Consiglio. Agenzie “prive di un reale controllo democratico, il che costituisce un labirinto”. Per realizzare questi risparmi sulle agenzie conta sulle proposte di deputati e senatori. “È la funzione del Parlamento, che si esprimerà nella sua forma più rilevante: controllare e valutare”, sostiene François Bayrou, che si aspetta uno sforzo “inventivo”.
Belgio
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