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Una settimana dopo l’inizio degli incendi a Los Angeles, l’origine dell’incendio rimane sconosciuta… ma emerge un indizio

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Una settimana dopo l’inizio degli incendi che hanno devastato parte della California, restano ancora molti interrogativi, in particolare sull’origine delle fiamme. Le autorità hanno aperto un’indagine, ma non sono ancora state raggiunte conclusioni definitive.

È coinvolto un traliccio elettrico?

I sospetti si spostano su un problema elettrico attorno a un traliccio dell’alta tensione. Avrebbe preso fuoco e le fiamme si sarebbero propagate rapidamente a causa di due fattori principali:

  1. Siccità intensa: la regione è particolarmente colpita dalla mancanza di precipitazioni, che rendono la vegetazione estremamente infiammabile.
  2. Venti di Santa Ana: questi venti violenti, ben noti in California, si verificano quando una massa di aria fredda si accumula negli stati vicini, come Nevada e Utah. Dirigendosi verso ovest, questa massa d’aria scende dalle montagne californiane, in particolare quella di Santa Ana, dove si riscalda e guadagna velocità.

Raffiche fino a 160 km/h

Negli ultimi giorni i venti di Santa Ana hanno raggiunto picchi di 160 km/h, alimentando incendi e lanciando braci per diversi chilometri. Queste braci, cadendo sul terreno asciutto, alimentano la rapida propagazione delle fiamme.

Le autorità locali e i vigili del fuoco restano mobilitati per tenere sotto controllo la situazione, ma la lotta contro questi incendi si preannuncia difficile a causa delle condizioni meteorologiche sfavorevoli.

I vigili del fuoco stanno rimanendo senza acqua… vicino all’oceano

I vigili del fuoco hanno lamentato la mancanza di acqua a sufficienza per domare le fiamme. Una situazione che può preoccupare vista la presenza dell’Oceano Pacifico che confina con la città. Se i vigili del fuoco non possono utilizzarlo è per un motivo molto semplice: l’acqua dell’oceano è salata, il che costituisce un vero problema per le loro attrezzature metalliche.

Il sale riduce anche l’effetto di raffreddamento dell’acqua e quindi l’acqua dell’oceano è meno efficace nello spegnere le fiamme.

Il sale è anche un conduttore di elettricità, quindi il suo utilizzo può essere pericoloso per i vigili del fuoco.

Infine, l’acqua dell’oceano contiene sale, cloruro di sodio e altre proprietà molto dannose per la vegetazione.

Quale futuro per le vittime?

Sono state evacuate più di 130.000 persone. Non potranno tornare a casa almeno fino alla fine della settimana.

Alcuni hanno perso tutto. Dovranno rivolgersi alle loro compagnie di assicurazione, ma all’inizio dell’anno diverse compagnie avevano rescisso unilateralmente i contratti di circa 70.000 famiglie in queste zone a causa dei rischi legati alle catastrofi meteorologiche.

Alcuni si ritroveranno quindi abbandonati a se stessi. Il governatore dello stato ha appena detto di voler lanciare un “Piano Marshall” per ricostruire la California e allentare alcune normative per consentire ai residenti di ricostruire rapidamente le loro case.

Incendi di Los Angeles Incendi di Los Angeles

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