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Un Primo Ministro nominato senza consenso totale
Nawaf Salam è stato nominato primo ministro libanese con la maggioranza dei voti delle consultazioni parlamentari questo lunedì 13 gennaio 2025. Tuttavia, la sua nomina è stata rovinata dalla mancanza di sostegno da parte dei blocchi Hezbollah e del Movimento Amal, che hanno espresso il loro disaccordo sulla sua scelta. . Questa situazione solleva interrogativi sulla sua capacità di formare un governo in un panorama politico frammentato, come nel caso di alcuni dei suoi predecessori.
Giovani e formazione accademica
Nawaf Salam è nato il 15 dicembre 1953 a Beirut da una famiglia di intellettuali libanesi. Ha completato i suoi studi secondari al Collège Notre-Dame de Jamhour, un’istituzione rinomata per la sua eccellenza accademica e il suo ruolo nella formazione delle élite libanesi. Dopo Jamhour, Salam ha conseguito una laurea in scienze politiche presso l’Università americana di Beirut (AUB). Ha poi proseguito studi avanzati presso istituzioni prestigiose: un Dottorato in Storia e un Diploma di Studi Avanzati presso l’Istituto di Studi Politici di Parigi (Sciences Po) nel 1979, un Master of Laws (LL.M) presso la Harvard Law School nel 1991, e un dottorato statale in scienze politiche presso Sciences Po nel 1992. Ha inoltre conseguito la licenza in giurisprudenza presso l’Università Libanese nel 1984. Questa formazione eccezionale ha fatto di lui una figura rispettata nel mondo giuridico e politico. campi.
Carriera diplomatica e forense
Nawaf Salam ha avuto una carriera straordinaria al servizio del suo Paese e del diritto internazionale.
Rappresentante permanente del Libano presso le Nazioni Unite (2007-2017): Per un decennio Salam ha rappresentato il Libano alle Nazioni Unite, dove ha difeso gli interessi del suo Paese in contesti diplomatici complessi. È stato delegato permanente del Libano al Consiglio di sicurezza nel 2010 e nel 2011, presiedendo il Consiglio nel maggio 2010 e settembre 2011. Durante il suo mandato, Salam ha sostenuto risoluzioni volte a preservare la sovranità del Libano e a proteggere i suoi interessi in un ambiente regionale instabile.
Elezione alla Corte internazionale di giustizia (2017): Il 9 novembre 2017 Salam è stato eletto giudice della Corte internazionale di giustizia (ICJ) dopo un impegnativo processo elettorale. È diventato il primo libanese a prestare servizio nella Corte internazionale di giustizia, una posizione prestigiosa che riflette la sua competenza e integrità. La sua candidatura è stata sostenuta dall’Organizzazione per la cooperazione islamica durante l’incontro dei ministri degli Esteri del 2016 a Tashkent. Presso l’ICJ, Salam ha lavorato su casi cruciali riguardanti controversie territoriali e violazioni dei diritti umani, consolidando la sua reputazione di esperto di diritto internazionale.
Ruolo presso il Tribunale Speciale per il Libano (STL): In qualità di rappresentante del Libano presso le Nazioni Unite, Salam ha contribuito alle discussioni sulla creazione del Tribunale speciale per il Libano, istituito per indagare sull’assassinio dell’ex primo ministro Rafic Hariri. Il suo ruolo era quello di difendere l’indipendenza e la trasparenza delle indagini, nonostante le tensioni politiche interne.
Impegni e pubblicazioni
Nawaf Salam è anche un intellettuale prolifico. Ha pubblicato numerosi articoli e lavori sul diritto internazionale, sulla sovranità e sulle relazioni internazionali. Tra i suoi lavori più importanti ci sono le analisi sulla governance globale e il ruolo del diritto nella risoluzione dei conflitti. Salam è riconosciuto anche per il suo impegno nel campo dell’istruzione. Nel 2014, durante un evento per gli ex alunni del Collège Notre-Dame de Jamhour, ha insistito sull’importanza dell’istruzione per promuovere i valori della tolleranza, della libertà e della giustizia.
Impegno per le riforme in Libano
Nonostante il suo ruolo sulla scena internazionale, Nawaf Salam è rimasto profondamente legato al Libano e al suo futuro. Ha spesso sostenuto riforme strutturali volte a rafforzare lo stato di diritto, combattere la corruzione e migliorare la governance. Salam è visto come un difensore della giustizia sociale e della trasparenza, valori che risuonano fortemente tra i libanesi frustrati dai fallimenti del sistema politico.
Le sue posizioni pubbliche hanno regolarmente criticato il clientelismo e l’impunità che caratterizzano la classe politica libanese. Salam ha inoltre insistito sull’importanza dell’indipendenza della magistratura, considerandola un pilastro essenziale per ricostruire la fiducia dei cittadini nelle loro istituzioni.
Visione politica e candidatura alla carica di Primo Ministro
Nel gennaio 2025, Nawaf Salam è emerso come il favorito per la carica di Primo Ministro designato. La sua nomina è sostenuta da diversi blocchi parlamentari riformisti. È visto come un candidato capace di superare le divisioni politiche e realizzare riforme ambiziose.
Salam ha presentato una visione politica incentrata sulla giustizia, la trasparenza e la ripresa economica. Tra le sue priorità figurano la riattivazione del sistema giudiziario bloccato, l’avanzamento delle indagini sull’esplosione del porto di Beirut, la stabilizzazione del settore bancario e il raggiungimento di un accordo con il Fondo monetario internazionale. Queste sfide riflettono la portata delle aspettative riposte su di essa dalla popolazione e dagli attori internazionali.
Vita personale e riconoscimenti
Salam è sposato con Sahar Baassiri, una famosa giornalista e recentemente nominata ambasciatrice del Libano presso l’UNESCO. Insieme hanno due figli. La sua vita personale, improntata ai valori di discrezione e integrità, riflette il suo impegno verso solidi principi. Salam è stato decorato come Ufficiale della Legion d’Onore in Francia e ha ricevuto una distinzione speciale dal Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres nel 2017.
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