Il gruppo terroristico palestinese Hamas conferma che sono stati compiuti progressi verso un accordo sulla liberazione degli ostaggi e un cessate il fuoco.
“Rinnoviamo il nostro impegno nei confronti del nostro popolo leale e paziente e dei nostri eroici prigionieri nelle carceri, e affermiamo che la loro libertà è vicina”, ha affermato il gruppo terroristico.
Questa dichiarazione arriva dopo gli evidenti progressi compiuti durante i colloqui svoltisi ieri sera a Doha.
Un funzionario del Qatar ha affermato che Israele e Hamas hanno entrambi ricevuto una versione “finale” della proposta, anche se un funzionario israeliano ha successivamente negato l’affermazione.
Si prevede che un potenziale accordo libererà centinaia di prigionieri palestinesi, compresi quelli condannati per terrorismo, e garantirà la libertà degli ostaggi innocenti detenuti nella Striscia di Gaza, principalmente civili.
Si stima che circa 94 dei 251 ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre siano rimasti a Gaza, compresi i corpi di almeno 34 persone la cui morte è stata confermata dall’esercito israeliano.
Hamas ha liberato 105 civili durante una tregua durata una settimana a fine novembre, e prima di ciò erano stati liberati quattro ostaggi. Otto ostaggi sono stati salvati da soldati vivi e sono stati ritrovati anche i corpi di 40 ostaggi, tre dei quali sono stati uccisi per errore dall’esercito israeliano mentre cercavano di sfuggire ai sequestratori.
Hamas detiene anche due civili israeliani entrati nella Striscia nel 2014 e nel 2015, nonché i corpi di due soldati dell’esercito israeliano uccisi nel 2014.
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