Solido vincitore del suo primo turno agli Australian Open, Ugo Humbert affronterà, nella notte tra martedì e mercoledì, il libanese Hady Habib, 219esimo al mondo. Uscito dalle qualificazioni e primo giocatore nella storia del suo Paese a vincere una partita del Grande Slam, Habib dovrà, è certo, affrontare una sfida di tipo nuovo per lui.
Per quanto riguarda Messin, negli allenamenti di lunedì e martedì, i risultati del girone d’andata, segnati dalla sconfitta di Stefanos Tsitsipas e dall’abbandono in particolare di Grigor Dimitrov, giocano a suo favore. La Top 10 mondiale non è più così lontana da lui.
Di ritorno in Europa dopo una tournée australiana che lo ha lasciato affamato, Harold Mayot si allenerà per qualche giorno in palestra prima di riprendere la stagione. Il Messin, 22 anni, 117e mondiale questa settimana, è atteso al Quimper Challenger prima di dirigersi a Montpellier e all’Open Sud de France.
Il resto dell’anno dovrebbe vederlo volare in India, dove si svolgerà una serie di Challenger tra Bangalore, Pune e Nuova Delhi in particolare.
Théo Papamalamis
Ottimo inizio d’anno per Théo Papamalamis negli Stati Uniti. Accademico americano dal 1È Gennaio, il Moulinois – che ha spento 19 candeline pochi giorni fa – è già arrivato a una finale, la sua terza tra i professionisti, a Ithaca (30.000 dollari), nello stato di New York.
Entrato nel tabellone principale grazie al suo ranking mondiale, ha colto l’occasione per collezionare grandi vittorie. E se fu sconfitto in finale da Patrick Maloney (487e mondiale), ha dovuto consolarsi velocemente leggendo la nuova classifica mondiale: 605e questo lunedì ha guadagnato 100 posti in una settimana.
Lionel Ollinger
Il nuovo mandato attorno a Gilles Moretton, recentemente rieletto alla guida della Federazione francese di Tennis, diventa sempre più chiaro da quando sono stati nominati i vicepresidenti.
Non sorprende che il mosellano Lionel Ollinger faccia parte del team e rimanga responsabile delle relazioni internazionali e dei grandi eventi, la sua area di competenza. È stato anche nominato portavoce del comitato federale, «un ulteriore passo avanti nella nostra volontà di fornire una comunicazione chiara ed efficace», spiega Gilles Moretton.
Belgio
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