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Alldritt, Jégou, Doris, note della partita

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COPPA DEI CAMPIONI 2024-2025 – Lo Stade Rochelais ha perso di misura contro il Leinster questa domenica (14-16), nell’ambito della terza giornata della fase a gironi della Coppa dei Campioni. Scopri le note di chi ha brillato o ha deluso.

Appunti da La Rochelle

Quelli che hanno brillato

Oscar Jégou – (8/10)

Senza fare alcun rumore, Oscar Jegou portato a termine un incontro durante il quale si distinguerà in compiti oscuri. Dodici contrasti portati a termine, nessuno mancato, un pallone recuperato in touch su tiro avversario (23′) e una presenza costante nella rissa. C’è ancora lui a grattare una palla a terra importante (74′). Ricorderemo anche il suo devastante contrasto quando la palla cadde sul rigore sbagliatoSono stanco (57′), dove costringe gli irlandesi in avanti. Insomma, individualmente, Jegou ha (ancora) lasciato il segno.

Gregory Alldritt – (7/10)

Sì, aveva dei rifiuti (cinque palloncini persi). Sì, non sempre avanzava con la palla (40 metri di corsa). Ma bisogna ammettere che il capitano del La Rochelle ha offerto una prestazione molto solida questa domenica al Deflandre. Giocatore che ha effettuato più corse con la palla (17) in questa partita, miglior placcatore di La Rochelle (18) e due palloni recuperati a terra. Per 80 minuti ha mostrato un volume di gioco più che interessante. Chi voleva prendere slancio all’inizio dell’anno sembra aver mescolato parole e fatti.

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Quelli che hanno deluso

Georges-Henri Colombe – (4/10)

È entrato in gioco poco dopo la mezz’ora al posto di Vinci Antonioil futuro giocatore dello Stade Toulousain è stato messo in difficoltà questa domenica. Un attaccante nel campo del Leinster prima dell’intervallo e uno stupido rigore concesso al rientro dagli spogliatoi, per essersi tolto il casco Caelan Doris (44′). Con la palla non ha pesato neanche lui, avendo guadagnato cinque piccoli metri in campo nelle sue tre gare. Insomma, un’entrata in gioco che non avrà portato molto…

Antoine Hastoy – (3/10)

Il suo primo ciclo va bene, il secondo è un po’ un disastro. Tre calci sbagliati, di cui uno facile ben dentro le sue corde, 30 metri leggermente a destra (57′). Due colpi diretti anche al suo lancio, in rapida successione (71′ e 74′), mentre la sua squadra aveva recuperato la palla in mani irlandesi. Senza dimenticare un calcio radente mal misurato nei 22 metri irlandesi, nel tempo di denaroquando c’era chiaramente di meglio da fare (78′). A suo merito, un passaggio di piede ben sentito Leyd (66′), che andrà a regina qualche metro più in là. Ma, alla fine, i suoi errori, a volte grossolani, sono costati cari alla sua squadra, soprattutto considerando il punteggio limitato.


Il Leinster segna

Quelli che hanno brillato

Caelan Doris – (8,5/10)

Decisivo alla prova di McCarthy (30′), Caelan Doris ha brillato brillantemente questa domenica. I numeri parlano da soli. Ventotto contrasti completati per la terza linea irlandese, miglior totale dell’incontro, oltre a tre palloni raschiati a terra. Un vero veleno dentro e intorno alle ruck, fedele a se stesso. Una prestazione difensiva di alto livello quindi. Con il pallone si è messa in luce anche Doris, con 11 corse e 45 metri coperti col pallone. Masterclass.


Josh van der Flier – (7/10)

Chiaramente, la terza riga di Uomini del Leinster ferire le Marittime. Secondo miglior placcatore della partita (21 contrasti riusciti), il miglior giocatore del mondo nel 2022 ha fatto danni anche con la palla. Le sue sette gare gli hanno permesso di battere tre difensori di La Rochelle. Raccoglie anche due munizioni nel gioco di terra. Chiamatelo veleno numero 2.

Quello che ha deluso

Garry Ringrose – (2/10)

IL Leinster ha vinto, ma la linea dei tre quarti irlandese non ha proprio brillato. Questo è particolarmente il caso di Garry Ringrose. Il centro del XV du Trèfle ha ceduto in difesa, perdendo otto contrasti questa domenica, sui tredici tentati. In attacco non ha fatto una differenza notevole, inciampando nella difesa avversaria o sprecando le poche munizioni ricevute. Insomma, una partita che per lui non passerà alla storia.

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