È stato sotto gli occhi di Charles Noakes, campione paralimpico di para-badminton a Parigi l’estate scorsa, che il campionato francese di para-badminton si è svolto a Gien, questo fine settimana dal 10 al 12 gennaio.
Il 27enne francese, richiestissimo da tre giorni, ha brillato vincendo agevolmente le due categorie in cui era iscritto, singolare e doppio maschile. “Ho cercato di dare consigli al mio compagno durante le mie partite. Ho potuto anche scambiare e condividere la mia vita quotidiana con tutti durante il fine settimana. C’è molta generosità e questo mi piace molto”.
Una donna della Loira contro il campione paralimpico
Charles Noakes non è stato l’unico a esibirsi in un torneo particolarmente ben organizzato del club di badminton di Gien. La giovane Pauline Pelle-Beaufour, membro dell’alleanza Darvoy/Jargeau/Saint-Denis de l’Hôtel, ha vinto nel doppio misto con Maxime Greboval dopo un’intensa finale (21-10, 24-26, 21-10).
“È stato molto duro in alcuni punti. Il fine settimana è stato intenso, ma è andato bene”, ha confidato la coppia mista. Ha vinto anche Pauline Pelle-Beaufour, iscritta nel singolare nella categoria riservata ai piccoli giocatori (21-12, 21-10). Anche se è stata in grado di sfidare il campione paralimpico Charles Noakes in doppio, è stato un fine settimana idilliaco quello vissuto dalla giovane donna.
Proprio come Sabrina Cornayre. Supportata da un grandissimo fan club di Pithiviers, la badista che giocava in sedia a rotelle, da lei chiamata Pepito (nelle categorie WH1 e WH2), ha portato a casa tre medaglie. Oro per il singolare femminile. In argento per il doppio misto. Bronzo per il doppio femminile.
Un’atmosfera molto amichevole
Un titolo vinto con buon umore, come i campionati disputati con buona volontà.
Un momento apprezzato da Franck Laurent, il nuovissimo e recente presidente – è stato eletto il 14 dicembre – della federazione francese di badminton. “Sapevamo di poterci fidare di Gien. L’atmosfera del Para è molto amichevole ed è questo che vogliamo evidenziare.”
Una scommessa vincente per una disciplina che conta solo 400 giocatori iscritti. “Ci sono tante persone che giocano, ma non vogliono essere conteggiate. Abbiamo quindi del lavoro da fare per aumentare la comunità. Il nostro sport conta 230.000 iscritti”, conclude Franck Laurent.
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