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il romanzo di uno sordido omicidio in un borgo

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Un fatto ovvio: per il suo primo romanzo, Mathilde Beaussault impressiona fortemente I salici (Soglia), pubblicato venerdì 10 gennaio. L’autore bretone ci immerge in una storia in stile Simenon, l’importante non è scoprire l’autore del delitto o il perché, ma incontrare gli abitanti di questo villaggio, conoscere la gente silenziosa. L’incipit: “Si mette un po’ di rossetto sulle labbra. Non troppo. Le disse che lo trovava volgare. Anche un po’ puttana.»

Maria ha 17 anni. Ha molte avventure, principalmente per infastidire i suoi genitori. “Marie non sa più perché ha detto sì, tante volte, a tanti ragazzi”. Marie perde la verginità a 15 anni, i ragazzi cadono come mosche. Marie è bella, ha una reputazione sulfurea. E un nome premonitore. Sposarsi. Maria lo strato qui è lì, dice la voce. Poi è arrivato l’altro. Marie si innamora, è incinta. Marie è stata strangolata vicino al fiume.

La gendarmeria apre un’indagine. Nel villaggio le lingue si sciolgono un po’. Gli abitanti testimoniano ciò che non hanno visto, estrapolano, riportano in vita ricordi, veri o inventati. Con un linguaggio ricco, colorito, non privo di tenerezza, Mathilde Beaussault descrive un mondo dimenticato, alla periferia della letteratura. Un universo ancora a portata d’orecchio. I salici è trasportato da un soffio potente e poetico. Mathilde Beaussault è una meravigliosa narratrice.

In questo villaggio quindi c’è chi viene da sopra e chi vive da sotto. Non si vedono, o molto poco. Darwinismo sociale. Ci sono i contadini che vogliono espandersi e quelli che cercano di tenersi la terra, chi va in città e chi resta e chi ritorna, i voraci e gli altri, i ricchi e i poveri. E c’è Marguerite, una bambina vittima delle sue amiche. La giovane studentessa è indifferente al suo aspetto, trascura la sua igiene. Marie è stata l’unica a difenderla, e ovviamente Victor che è segretamente un po’ innamorato di lei. Il giorno dell’omicidio, Marguerite ha visto qualcosa. Quando voleva parlarne, i suoi genitori le facevano capire che non doveva parlare. “cose che non ci riguardano”.

Con la sua scrittura cinematografica, Mathilde Beaussault dà vita a una serie di personaggi interessanti. Li vediamo evolversi davanti ai nostri occhi, generosi o meschini, ambiziosi o altruisti, tutti profondamente umani. I salici, un avvincente romanzo noir sociale. È nato un grande autore.

“I salici”, Mathilde Beaussault, Seuil, 271 pagine, 19,90 euro

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Copertina del libro “Les Saules” di Mathilde Beaussault. (EDIZIONI DEL SEUIL)

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