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Oro: storico, dopo anni di chiusura, il Paese nordafricano rilancerà presto la sua miniera

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La ripresa delle storiche miniere d’oro e la realizzazione di progetti strutturanti segnano una svolta nella politica economica dell’Algeria.

Dopo oltre un decennio di inattività, le miniere di Amesmassa e Tirek, situate nella regione di Tamanrasset, si preparano a riprendere le proprie attività.

Questa ripresa, annunciata da Belkacem Soltani, amministratore delegato del gruppo minerario industriale Sonarem, dovrebbe portare ad un aumento significativo della produzione nazionale di oro nei prossimi anni.

Per sostenere questa crescita, l’Algeria ha assegnato 46 licenze di estrazione dell’oro nel 2024 a diverse società, dimostrando la crescente attrattiva del suo settore minerario.

I dati già registrati sottolineano questa dinamica: tra il 2022 e la fine del 2024, la produzione di oro ha superato i 351 chilogrammi, un segnale positivo per un Paese che desidera diversificare le proprie fonti di reddito.

Oltre all’oro, l’Algeria sta sviluppando progetti su larga scala anche in altri segmenti strategici.

L’amministratore delegato di Sonarem ha confermato che i lavori riguardano grandi miniere, come la miniera di ferro di Gara Djebilet (Tindouf), la miniera integrata di fosfato di Bled El Hadba (Tébessa) e la miniera di zinco e piombo di Tala Hamza-Oued Amizour (Béjaïa). , stanno procedendo conformemente agli obiettivi stabiliti.

Questi progetti, considerati essenziali dalle autorità algerine, dovrebbero essere consegnati in tempo.

Incarnano un chiaro desiderio di modernizzazione e di rafforzamento delle capacità nazionali nel settore minerario, secondo le istruzioni del presidente Abdelmadjid Tebboune.

Nel 2024, il complesso industriale minerario Sonarem ha realizzato esportazioni per un valore di 200 milioni di dollari, di cui 193 milioni di dollari provenienti dal fosfato.

Queste prestazioni rientrano nella strategia complessiva del governo volta a ridurre le importazioni di materie prime, soddisfare la domanda nazionale e aumentare le esportazioni non di idrocarburi.

Secondo Belkacem Soltani, i risultati ottenuti quest’anno dimostrano l’efficacia di questa tabella di marcia.

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