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– Mondelez afferma che l’aumento dei prezzi è “l’ultima risorsa”.
Il colosso americano dei biscotti e del cioccolato Mondelez ha accettato la richiesta di venerdì “aumento dei prezzi in Francia” a causa di carichi sempre elevatidiversi distributori lo accusano di aumenti eccessivi. Lo sottolinea l’azienda che commercializza i marchi LU, Milka, Belin e Côte d’Or l’impennata del prezzo del cacao in particolare, e afferma di dover far fronte a costi di produzione (energia, imballaggio, trasporto) ancora elevati, in un comunicato stampa inviato all’AFP. Si assume quindi il dovere “effettuare aumenti di prezzo attentamente studiati in Francia”.
Garantire che l’aumento dei prezzi sia a “ultima risorsa”Mondelez dichiara di non avere “Non sono stati trasferiti tutti gli aumenti dei costi sostenuti” sui prezzi negoziati con i distributori dal 2022, che “ha un impatto significativo sulla (sua) redditività in Francia”. Tre distributori avevano precedentemente assicurato all’AFP, a condizione di anonimato, che il produttore aveva chiesto di essere pagato molto di più rispetto all’anno precedente, in particolare per i suoi biscotti e cioccolatini.
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Attrito con Mondelez
Ogni anno tra l’inizio di dicembre e il 1 marzo, illa grande distribuzione negozia con i propri fornitori dell’industria agroalimentare le condizioni (prezzo d’acquisto, spazio sugli scaffali, calendario promozionale, ecc.) alle quali acquisterà gran parte degli alimenti venduti sui suoi scaffali per il resto dell’anno. “Già da tempo ci sono attriti con Mondelez, ma loro si distinguono soprattutto per richieste insolite rispetto ai loro concorrenti e colleghi”ha spiegato uno dei distributori all’AFP.
Un altro ha menzionato l’aumento del prezzo, punto di partenza della trattativadal 24% rispetto all’anno precedente. Il terzo ha confermato che le richieste sono in forte aumento, pur osservando che in effetti c’è stato “un argomento” versare “fornitori che utilizzano molto cacao e caffè”materie prime i cui costi sono aumentati notevolmente.
Intermarché attacca con tagli di prezzo e acquisizioni di negozi
I dati del settore hanno criticato le richieste di aumento dei prezzi
Nei media degli ultimi giorni, diverse personalità del settore come Michel-Edouard Leclerc (E.Leclerc), Thierry Cotillard (Les Mousquetaires/Intermarché) o Dominique Schelcher (Coopérative U), avevano ha criticato le richieste di elevati aumenti dei prezzi di alcuni industriali, senza designarli per nome. Gli aumenti di prezzo sono dati pre-negoziazione, che non presuppongono l’esito della trattativa, né il prezzo finale praticato dai distributori sugli scaffali. Tanto più che è il commerciante a decidere il prezzo di vendita ai consumatori.
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