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Auxerre – LOSC: David in rete, Cabella neutralizzato

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Ancora una volta sterile e crudelmente incapace di respingere un muro basso, il LOSC si è scontrato logicamente con l’Auxerre questo venerdì nonostante la sua superiorità numerica (0-0). Da 3 a 6, scopri le nostre valutazioni dopo questa partita valida per la 17a giornata di Ligue 1.

Soddisfazione

E pensare che il LOSC, nonostante la sua superiorità numerica, avrebbe potuto lasciare Abbé-Deschamps a mani vuote… Inespugnabile nei suoi gol, Luca Cavaliere (6) estinsero i fuochi di Auxerre, infernali in rapido attacco. Se non era molto richiesto (3 parate), le sue parate sono state decisive. Prima interviene bene davanti a Paul Joly sulla prima vera occasione dell’Icaunaise (25′). Soprattutto si rilassa a tutta lunghezza per deviare un bel tiro di Gaëtan Perrin, prima di intervenire nuovamente pochi istanti dopo (71′). Impotente ma irreprensibile.

Soffiavano caldo e freddo

Hakon Haraldsson (5) ha vissuto una partita contrastante. Da un lato, l’esterno sinistro in serata ha contribuito – soprattutto nel primo tempo – con la sua conoscenza del posizionamento tra le linee e la sua attività nel recupero, ed è stato in tutte le situazioni controverse del LOSC – ottenendo un rigore (53′) ′) dopo essere già stato vicino a uno prima (48′) e prima di poterne rivendicare un altro (59′). D’altronde l’islandese ha mancato un faccia a faccia su cui forse rimuginerà a lungo (64′) e, a parte le potenziali situazioni di rigore in cui è coinvolto, è progressivamente sfumato. Non proprio ravvivato dal suo riposizionamento nel cuore del gioco durante l’ultimo quarto d’ora.

Anthony Bibard/FEP/Icon Sport

Per la sua prima apparizione dell’anno, Ayyoub Bouaddi (5) alternato tra il buono e il meno buono. Centrocampista più offensivo del tridente formato con Benjamin André e André Gomes, il 17enne centrocampista è stato a volte un acceleratore di particelle, rendendo il gioco della sua squadra più fluido con la sua chiaroveggenza, la sua qualità nei passaggi e la sua velocità di esecuzione. oltre ad alcuni massacri difensivi. Ma la sua prestazione rimane ancora incoerente e ha attraversato lunghi momenti senza incidere realmente sulla partita. Il che non è illogico vista la sua giovanissima età. È lui il primo centrocampista liberato da Bruno Genesio (68′), mentre André Gomes (4) sembrava essersi spento per diversi minuti dopo un’altra prestazione piuttosto ordinaria.

Le delusioni

La spinta fugace potrebbe trasformarsi in una crisi più profonda. Per quanto sorprendente possa sembrare, il trentesimo rigore di Jonathan Davide (3) con la maglia del LOSC non è finito in rete (59′). Se “Iceman”, specialista degli esercizi, si è imbattuto in un Théo De Percin ispirato e saltatore, ha comunque segnato l’occasione. Anche nel suo rendimento complessivo, dove il canadese sembra perdere influenza nel gioco della sua squadra, si trova sempre meno in posizione d’attacco e sempre meno vincente sotto porta. Venerdì sera ha toccato solo 34 palloni, il totale più basso per un giocatore del Lille. Senza dubbio sta pagando la sequenza infernale alla quale è esposto da agosto, dopo una prima parte di stagione ad altissimi livelli.

Se avesse brillato come ala destra contro il Nantes, Remy Cabella (4) ha ricordato all’Auxerre perché si sentiva più a suo agio a sinistra o al centro. Molto poco ispirato e troppo spesso prevedibile, ha affrontato raramente il veloce Gideon Mensah sulla sua fascia sinistra e ha fatto troppe poche differenze, illustrando la sterilità del LOSC contro il solido blocco dell’Auxerre. Procrastinava regolarmente nella zona della verità. Come questa situazione in cui, dopo uno splendido passaggio di Hakon Haraldsson, si ritrova sorpreso di trovarsi in una posizione così buona per colpire e, a causa della mancanza di anticipazione, manca di velocità nella sua esecuzione. Come simbolo della sua partita. Sostituito da Mohamed Bayo (84′), di nuovo in campo con il LOSC.

Enzo PAILOT

Appunti da Auxerre – LOSC:

Cavaliere (6), Mandi (5), Diakité (4), Alexsandro (5), Ismaily (5), Bouaddi (5), André (5), André Gomes (4) – Cabella (4), Davide (3), Haraldson (5)

Crediti fotografici: Anthony Bibard/FEP/Icon Sport

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