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Il dollaro riprende a salire dopo che l’occupazione americana ha superato le aspettative

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Londra (awp/afp) – Il dollaro vola venerdì, spinto dai dati che mostrano un mercato del lavoro statunitense forte, superiore alle aspettative, e ciò potrebbe ritardare il programma di taglio dei tassi da parte della Federal Reserve (Fed).

Intorno alle 14:20 GMT (15:20 CET), il dollaro si è apprezzato dello 0,37% contro l’euro, a 1,0261 dollari, dopo che la moneta unica è scesa al livello più debole da novembre 2022 contro il biglietto verde, a 1,0215 dollari.

Inoltre, è aumentato dello 0,61% contro la sterlina, a 1,2233 dollari, dopo un nuovo minimo per la valuta britannica da novembre 2023, a 1,2193 dollari.

L’indice del dollaro, che paragona la valuta americana a un paniere di altre principali valute, ha raggiunto venerdì un nuovo massimo da novembre 2022, a 109.966 punti. Contro la valuta australiana, anche il biglietto verde è salito al livello più alto dall’aprile 2020.

Dopo aver ripreso fiato all’inizio della seduta, il dollaro ha beneficiato del rapporto di dicembre sull’occupazione americana del Dipartimento del Lavoro, pubblicato venerdì.

Nell’ultimo mese dell’anno negli Stati Uniti sono stati creati 256.000 posti di lavoro, in aumento rispetto al mese precedente, ben oltre i 165.000 previsti dal consensus di Bloomberg. Anche il tasso di disoccupazione è leggermente sceso a dicembre, al 4,1%.

“La sorprendente forza del mercato del lavoro statunitense fa sì che i trader abbiano rinviato a ottobre il prossimo taglio dei tassi della Fed su cui scommettono pienamente”, osserva Fawad Razaqzada, analista del City Index.

Prima di questa pubblicazione, il mercato stimava piuttosto che il prossimo taglio dei tassi d’interesse da parte della Fed potesse avvenire a maggio, con una probabilità del 53%, ha osservato Ipek Ozkardeskaya della Swissquote Bank.

La sterlina in particolare ha continuato a scendere venerdì, gravata dalle preoccupazioni sia sulla capacità del governo britannico di controllare il debito pubblico che sull’economia del paese, combinate con le minacce di un aumento dei dazi doganali lanciate da Donald Trump.

Allo stesso tempo, il tasso debitore sulle obbligazioni britanniche a 30 anni ha registrato giovedì il suo massimo dal luglio 1998, al 5,47%, mentre il rendimento dei titoli di stato britannici a 10 anni è stato al suo massimo dal luglio 2008, al 4,92%.

Venerdì il mercato obbligazionario britannico si è mantenuto più calmo, con il rendimento dei titoli a 10 anni che si aggirava attorno al 4,85%.

Lezioni del venerdì Lezioni del giovedì

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14:20 GMT 22:00 GMT

EUR/USD 1,0261 1,0300

EUR/JPY 162,54 162,64

EUR/CHF 0,9400 0,9394

EUR/GBP 0,8387 0,8368

USD/JPY 158,41 157,90

USD/CHF 0,9161 0,9121

GBP/USD 1,2233 1,2308

afp/al

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