Al fine di ricostituire le fila del proprio esercito per far fronte ai molteplici attacchi della Russia, l’Ucraina vieta agli ucraini di età compresa tra i 18 e i 60 anni di lasciare il Paese.
La polizia ucraina ha annunciato l’esecuzione venerdì 10 gennaio “più di 600 ricerche” come parte di a “operazione speciale” volto a bloccare l’attraversamento illegale delle frontiere da parte di uomini in età da combattimento.
L’Ucraina deve ricostituire i ranghi del suo esercito per affrontare gli incessanti assalti delle forze russe più grandi e meglio equipaggiate, a quasi tre anni dall’inizio dell’invasione russa.
Divieto di lasciare il Paese per gli ucraini dai 18 ai 60 anni
Agli uomini ucraini di età compresa tra i 18 e i 60 anni è vietato lasciare il Paese, con alcune eccezioni, e quindi coloro che vogliono sfuggire a una possibile mobilitazione attraversano illegalmente il confine. “Sono in corso più di 600 perquisizioni simultanee” in tutto il paese tra “organizzatori e partecipanti di gruppi” chi ha aiutato “centinaia di uomini” ha “attraversare il confine aggirando i valichi di frontiera ufficiali”ha detto la polizia in un comunicato stampa.
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“Questo è solo il primo passo di un’operazione straordinaria finalizzata al closing” Questi settori, ha aggiunto la polizia, promettendo di fornire presto maggiori informazioni. Migliaia, addirittura decine di migliaia di ucraini, secondo stime non ufficiali, potrebbero essere partiti illegalmente grazie a trafficanti, documenti falsi o tangenti pagate alle guardie di frontiera. Decine di loro hanno perso la vita cercando di attraversare a nuoto i fiumi di confine.
In lotta contro le truppe russe che avanzano da più di un anno sul fronte orientale, l’esercito ucraino ha subito pesanti perdite in tre anni di guerra e fatica a ricostituire i propri ranghi. Colpito dagli scandali, il sistema di mobilitazione militare è ampiamente criticato in Ucraina e ampiamente considerato inefficiente, corrotto e ingiusto, il che ha spinto il presidente Volodymyr Zelenskyj a licenziare tutti i funzionari regionali responsabili della mobilitazione nel 2023.
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