In questa lettera mensile troverete un aggiornamento sull’andamento dell’oro oltre a diverse notizie e analisi su temi che influenzano il prezzo del metallo giallo.
Cosa ricordare del mese scorso
- Gold Perf: +34% nel 2024
- +9,39% all’anno dal lancio dell’euro!
- Gli acquisti della banca centrale, la geopolitica e i tagli dei tassi hanno determinato il prezzo
- Uno dei migliori asset del 2024
- Da tenere d’occhio nel 2025: Trump 2.0, debiti pubblici, geopolitica
- Previsioni ottimistiche per il 2025
+34% nel 2024
Il metallo giallo chiude il 2024 in rialzo del 34%, con un prezzo al Fixing mattutino di Londra, il 31 dicembre, di 2508,24 euro l’oncia. L’anno è stato caratterizzato da una serie di record, con un massimo di chiusura di 2.589,85 euro l’oncia raggiunto il 22 novembre, e un massimo storico della sessione di 2.607 euro lo stesso giorno.
Nel lungo termine, questa è la terza migliore performance annuale dell’oro dal lancio dell’euro. È particolarmente degno di nota il fatto che il metallo giallo abbia ottenuto una performance simile al 2010, l’anno successivo alla crisi del 2008 e l’anno della crisi del debito sovrano europeo.
Dal lancio dell’euro 26 anni fa, il prezzo dell’oro si è moltiplicato per oltre 10, il che rappresenta una performance annualizzata del 9,39% annuo.
Allineamento dei pianeti
Questa eccellente performance del 2024 può essere spiegata dalla combinazione di diversi fattori. Innanzitutto c’è stata la forza della domanda cinese, che si è concretizzata principalmente in primavera e ha portato il prezzo verso livelli record. Anche il contesto di rallentamento economico e di riduzione dei tassi di riferimento americani ha sostenuto il prezzo durante tutto l’anno.
Gli acquisti delle banche centrali sono stati sostenuti, anche se in calo rispetto al 2023. Sono ancora spinti dal desiderio dei paesi di “dedollarizzare” e quindi di non essere più soggetti al rischio di sanzioni economiche tramite la nota Green. Tra i paesi più attivi ci sono Polonia (+90 tonnellate), India, Cina, Turchia, Repubblica Ceca, Ungheria, Qatar, ecc. Va inoltre notato che una parte degli acquisti della banca centrale probabilmente non viene dichiarata per ragioni strategiche.
La geopolitica ha continuato a guidare le notizie e a rafforzare l’attrattiva dell’oro come bene rifugio. Il conflitto ucraino ha raggiunto una nuova pietra miliare nel confronto Est-Ovest, con l’invio di soldati nordcoreani e l’autorizzazione all’uso di armi occidentali per colpire in profondità la Russia. Il conflitto in Medio Oriente è stato intenso e ha raggiunto il culmine con i lanci missilistici tra Israele e Iran in ottobre.
Anche la politica ha avuto un ruolo importante con le elezioni americane e la netta vittoria di Trump, che contrasta nettamente con il caos politico in Europa e in particolare in Francia e Germania. Questo contesto ha anche ravvivato i timori sui debiti sovrani, in particolare con il declassamento del rating della Francia a dicembre.
Oro, il miglior asset del 2024
Questa prestazione
Negli Stati Uniti, dove gli indici sono guidati dai grandi titoli tecnologici e dal boom dell’intelligenza artificiale, la performance delle azioni è stata significativamente più elevata (+23%).
Il rendimento dei fondi di assicurazione sulla vita in euro dovrebbe essere compreso tra il 3,5 e il 4%, mentre i fondi obbligazionari hanno reso circa il 3%. Solo le criptovalute hanno fatto meglio dell’oro con l’impressionante performance di bitcoin del +127% nel corso dell’anno, trainata dall’elezione di Trump e dalle sue posizioni pro-cripto, oltre che dal lancio di diversi fondi.
2025: a cosa prestare attenzione
Nel 2025 dovremo prestare attenzione al tono della presidenza Trump, in particolare alla sua politica sul commercio internazionale. Le nuove tariffe potrebbero creare una guerra commerciale, pesare sulla crescita e alimentare l’inflazione, il che potrebbe rivelarsi positivo per l’oro.
Dal punto di vista geopolitico, ovviamente, seguiremo l’evoluzione della guerra in Ucraina. Il posizionamento di Trump e il suo tono nei confronti di Putin saranno decisivi e potrebbero incoraggiare i protagonisti a manovre più ardite.
Sul fronte economico, la questione del debito pubblico tornerà in primo piano, soprattutto negli Stati Uniti, dove il deficit dovrebbe continuare ad ampliarsi.
Infine, bisognerà osservare le componenti della domanda del metallo giallo ed esaminare in che misura i prezzi elevati dissuaderanno gli acquisti, sia da parte delle banche centrali, sia da parte di privati per gioielli.
Previsioni degli analisti
In occasione delle previsioni per il 2025, molte banche e organismi di ricerca hanno espresso la loro visione per il metallo giallo.
BNP Paribas si aspetta nuovi record storici nel primo semestre, e un prezzo più contenuto nel secondo. Anche la Bank of America prevede nuovi record, sopra i 3.000 dollari l’oncia, ovvero un apprezzamento di quasi il 15% rispetto al prezzo attuale.
Per Lombard Odier e DWS dovremmo aspettarci una performance positiva ma inferiore a quella del 2024. L’oro dovrebbe essere una buona protezione nell’anno turbolento 2025.
JP Morgan è positiva sul metallo giallo nel lungo termine. La sua banca privata consiglia l’oro soprattutto a causa del rischio geopolitico e dell’incertezza sui debiti sovrani e sui deficit pubblici. Pictet vede l’oro anche come un modo per proteggersi dagli shock imprevisti legati alla presidenza Trump.
Société Générale ha una forte ponderazione dell’oro nei suoi portafogli per proteggerli dai rischi geopolitici. Anche BCA Research è sovrappesata e consiglia di acquistare in caso di pullback.
Tra i giudizi più negativi troviamo TD Securities, per il quale il rallentamento della domanda da parte delle banche centrali, il rafforzamento del dollaro e i tassi che non scendono più fanno propendere per un consolidamento del prezzo. Invesco, viste le sue prospettive positive sui mercati, sconsiglia il metallo giallo.
Avvertimento :
Il prezzo dell’oro può variare significativamente al rialzo o al ribasso. Le informazioni contenute in questo documento non costituiscono una raccomandazione di investimento e il lettore è invitato a chiedere consiglio a professionisti per la gestione del proprio risparmio.
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