La CGUE ha stabilito che l’identità di genere del cliente non è un dato necessario per l’acquisto di un biglietto di trasporto.
I. La domanda
Nel 2024, il Consiglio di Stato ha posto una domanda preliminare alla CGUE: è coerente con il diritto dell’Unione che la biglietteria online della SNCF sia limitata alle parole “Mr” o “Mrs”?
(che può essere visto come una forma attenuata di binario, certamente aperta alle transizioni di genere, ma che non è aperta all’“altro” per esempio).
Ecco la domanda:
“1. Se può essere preso in considerazione, per valutare l’adeguatezza, la pertinenza e la limitatezza della raccolta dei dati ai sensi di quanto disposto dalla lettera c) del comma 1 dell’articolo 5, lettera A… e la necessità del loro trattamento nell’ambito il significato delle lettere b) ed f) del paragrafo 1 dell’articolo 6 di A…, prassi comunemente accettate in materia di comunicazioni civili, commerciali e amministrative, in modo che la raccolta di dati relativi alle civiltà del cliente, limitata alle parole “Signore” o “Madame”, potrebbe ritenersi necessario, senza essere ostacolato dal principio di minimizzazione dei dati.
“2. Vi è motivo di valutare la necessità della raccolta e del trattamento obbligatori dei dati relativi alla civiltà dei clienti, e quando alcuni clienti ritengono di non rientrare in nessuna delle due civiltà e che la raccolta di questi dati non è che li riguardi, di tenere conto che potrebbero, dopo aver fornito tali dati al titolare del trattamento per usufruire del servizio offerto, esercitare il loro diritto di opposizione al loro utilizzo e alla loro conservazione facendo valere la loro situazione particolare, in applicazione dell’articolo 21, lettera A…”
Roger Hargreaves, il famoso autore della serie “Monsieur Madame”, se fosse stato ancora vivo, avrebbe potuto iniziare la psicoterapia semplicemente leggendo queste informazioni.
Fonte : Consiglio di Stato, 21 giugno 2023, n
II. La risposta
A questa domanda la CGUE ha risposto affermando che l’identità di genere del cliente non è un dato necessario per l’acquisto di un biglietto di trasporto.
La raccolta di dati relativi alla cortesia del cliente non è oggettivamente essenziale, in particolare quando è finalizzata a personalizzare la comunicazione commerciale.
La Corte ricorda che, secondo il principio di minimizzazione dei dati, che costituisce espressione del principio di proporzionalità, i dati raccolti devono essere adeguati, pertinenti e limitati a quanto necessario rispetto alle finalità per le quali sono trattati.
La Corte ricorda, inoltre, che il GDPR fornisce un elenco esaustivo e restrittivo dei casi in cui il trattamento dei dati personali può essere considerato lecito: è questo, in particolare, il caso quando sia i) necessario per l’esecuzione di un contratto al quale il l’interessato è un soggetto interessato, o (ii) è necessario ai fini del legittimo interesse perseguito dal titolare del trattamento o da terzi.
Secondo la CGUE tali condizioni non sono soddisfatte in questo settore. Al contrario, i rischi di discriminazione di genere portano alla protezione nella direzione opposta, per dirla semplicemente.
Fonte :
CGUE, 9 gennaio 2025, Mousse contro Commissione nazionale per l’informatica e le libertà (CNIL) e SNCF Connect, causa C‑394/23
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