Nel corso di questa udienza abbiamo avuto diritto alla proiezione di parte della scena, cinque brevi secondi di un video in cui ovviamente non possiamo vedere se, come hanno dichiarato gli imputati, la vittima avesse deciso di aspettarli “per” e avrebbe dato il primo colpo ad AD, 30 anni, di Lasne. Quest’ultimo dirà di aver fatto un giro. Lo avrebbe trattenuto mentre i suoi coimputati GP, 25 anni, di Villers-la-Ville, e AK, 26 anni, di Waterloo, lo prendevano a calci.
In un messaggio inviato poco dopo l’incontro, uno dei attaccabrighe ha utilizzato l’espressione “un calcio di punizione da 35 metri”, sinonimo di un tiro potente verso la porta avversaria. un altro parlerà del “rigore” pentendosi di averlo calciato. Quanto al terzo, con la corporatura da trascinatore, si accontenterà di un “tiro di destro”.
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Multe e sanzioni sul lavoro
L’avvocato della vittima si è chiesto se gli imputati non avessero avuto intenzione di uccidere il suo cliente che indossa placche di titanio applicate per fratture facciali multiple.
La Procura ha chiesto condanne al lavoro. Gli avvocati Bayet, Chômé e Carrette si sono fatti avanti per chiedere l’assoluzione pura e semplice, l’autodifesa e una provocazione che porti alla condivisione delle responsabilità.
È quest’ultima che il tribunale ha ritenuto: 25% per la vittima, 75% per ciascuno degli imputati, che gli pagheranno provvisoriamente 3.750 euro. Viene infatti nominato un perito per determinare l’entità del danno. La sentenza è stata la seguente: condanne al lavoro per gli imputati, 280 ore per uno e 1.600 euro di multa, per gli altri due 200 ore e 1.200 euro di multa.
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