Per un incredibile scherzo del destino, è stata portata alla luce una duratura negligenza amministrativa, che ha portato al riconoscimento ufficiale di un record mondiale di basket rimasto dormiente per più di cinquant’anni. Il record in questione deriva da una partita leggendaria avvenuta il 25 aprile 1972, in cui i punteggi ufficiali furono registrati con l’incredibile cifra di 5.269 a 5.249 dopo 120 ore di gioco continuo senza precedenti.
L’epico incontro, salutato come una delle partite di basket più estenuanti nella storia del North West Victoria, ha visto 20 giocatori impegnati spingersi oltre i propri limiti nell’arco di cinque giorni. Alan Morris, uno dei giocatori, ricorda di essersi sentito immensamente stanco. “Eravamo davvero esausti”, ammette, riflettendo sulla natura estrema della sfida.
Dotate non solo di palloni da basket ma anche di un sistema di supporto ben sviluppato che comprende massaggiatori, fisioterapisti, ristoratori e persino un’area designata per il riposo, le squadre di Mildura erano pronte ad affrontare la lunga prova. Tuttavia, nonostante la loro impresa monumentale, questo record non è stato riconosciuto a causa di un errore burocratico che ha offuscato i loro sforzi in quel momento.
Il signor Morris ha spiegato: “È stato un malinteso”. Nell’era pre-digitale, ricevere una validazione ufficiale non era un compito semplice; l’invio di documenti e comunicazioni all’estero era una questione complessa, che rendeva difficile correggere l’errore iniziale in tempi ragionevoli.
La vita è andata avanti per i giocatori, che hanno provato un misto di delusione e realizzazione. Tuttavia, qualche anno fa, i giocatori hanno ritrovato la speranza quando hanno saputo dell’esistenza del Record Setter, un’organizzazione specializzata nella certificazione dei record, simile al noto Guinness World Records.
“Conservano circa 6.000 documenti e abbiamo deciso di chiedere il riconoscimento”, ha detto Morris. Dopo un’indagine approfondita, la loro richiesta è stata finalmente convalidata.
Non era la prima volta che questi atleti partecipavano ad una maratona di basket. In precedenza, nel 1971, avevano detenuto il record ufficiale di 86 ore prima di essere superati poco dopo da una squadra internazionale. Ron Leamon, uno dei partecipanti alla partita da record, ricorda l’eccitazione che circondava la sfida. “Certamente è andata così”, dice con una punta di nostalgia.
Leamon ricorda vividamente di essere riuscito a riposarsi brevemente su un letto improvvisato mentre il suono ritmico del basket echeggiava nella palestra. La gioia di vedere il secondo tentativo finalmente riconosciuto come record mondiale, a suo avviso, riflette l’impegno di molte persone coinvolte nell’impresa.
Il punto di svolta per il tardivo riconoscimento del record è stato dovuto agli sforzi di Frames of History, una società di produzione di documentari locale che è riuscita a portare alla luce gli archivi video dell’evento del 1972, che hanno contribuito a dimostrare le affermazioni dei giocatori. “Dovrebbero ricevere molto credito per il magnifico lavoro che hanno svolto per metterci sul campo e mantenerci lì”, ha concordato Morris, sottolineando lo sforzo collettivo che alla fine ha portato al meritato riconoscimento della loro impresa storica.
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