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almeno 53 morti nel terremoto del Tibet

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Un potente terremoto di magnitudo 6,8 ha colpito la regione himalayana del Tibet, nel sud-ovest della Cina, martedì 7 gennaio, poco dopo le 9 (le 2 di notte, ora di Parigi).

Questo terremoto uccise almeno 53 persone e causò il crollo di numerosi edifici. Si sentiva tanto lontano quanto il vicino Nepal.

Il suo epicentro è stato localizzato nel cantone di Dingri, che conta circa 62.000 abitanti, situato nel sud-ovest del Tibet, a circa 370 km dalla capitale Lhasa, non lontano dal confine con il Nepal.

I video, trasmessi dalla televisione pubblica cinese CCTV, mostrano case con muri sventrati e tetti crollati, con pietre sparse sul terreno.

Altre immagini, trasmesse dal canale, mostrano veicoli sepolti sotto i mattoni o addirittura clienti in fuga da un supermercato al momento del terremoto.

“Cinquantatre persone sono morte e altre 62 sono rimaste ferite”ha indicato l’agenzia di stampa ufficiale Xinhua. Un precedente rapporto provvisorio riportava 32 morti.

Secondo la CCTV, «Le scosse sono state avvertite in modo molto forte nel cantone di Dingri e nei suoi dintorni e molti edifici sono crollati vicino all’epicentro».

Temperature gelide

Secondo l’agenzia di stampa Xinhua, le autorità locali stanno visitando diversi comuni del cantone di Dingri “per valutare le ripercussioni del terremoto”.

Le autorità cinesi hanno inoltre inviato nella zona aiuti di emergenza, tra cui tende di cotone, trapunte e altre attrezzature utili per resistere alle temperature gelide.

Attualmente in Tibet la temperatura diurna è di -8°C e stanotte la temperatura potrebbe scendere fino a -18°C, secondo l’Ufficio meteorologico nazionale cinese.

Lo ha chiesto il presidente cinese Xi Jinping “fare tutto il possibile per effettuare operazioni di ricerca e soccorso e per curare i feriti”. “Bisogna fare tutto per ridurre al minimo le perdite umane” e “ricollocare le persone colpite”indicò.

Precedenti omicidi

Anche se i terremoti sono comuni nella regione, quello di martedì è stato il più potente registrato negli ultimi cinque anni in un raggio di 200 km.

In Nepal il terremoto, avvertito fino alla capitale Kathmandu, ha colpito soprattutto le zone intorno a Namche e Lobuche, molto vicine al campo base dell’Everest.

“Qui ha tremato abbastanza forte, sono tutti svegli ma al momento non ci accorgiamo di eventuali danni”ha detto un funzionario della regione di Namche, nel Nepal nordorientale.

L’Himalaya si trova sullo spartiacque tra le placche tettoniche indiana ed eurasiatica e sperimenta una regolare attività sismica.

Nel 2015, un terremoto di magnitudo 7,8 ha ucciso quasi 9.000 persone e ne ha ferite più di 22.000, distruggendo più di 500.000 case.

Nel 2014, un terremoto ha ucciso più di 600 persone anche nella provincia cinese dello Yunnan, situata proprio accanto al Tibet.

E nel 2008, un terremoto di magnitudo 7,9 ha ucciso 87.000 persone nella provincia del Sichuan, anch’essa al confine con il Tibet.

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