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Un progetto strategico acquista sostanza

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Il gasdotto afro-atlantico, che collega la Nigeria al Marocco, si sta gradualmente affermando come un grande progetto grazie a progressi decisivi. Pilota di questa iniziativa da parte marocchina, Amina Benkhadra, direttrice generale dell’ONHYM, sta aumentando gli interventi pubblici, segnando così l’ascesa di questo progetto strategico.

In una recente intervista con il Policy Center for the New South, trasmessa su YouTube, Benkhadra ha confermato che il progetto ha raggiunto diversi traguardi critici: “La fattibilità in due fasi e gli studi ingegneristici dettagliati sono ora completi. »

Gli studi sull’impatto ambientale, essenziali per il pacchetto finanziario e il rispetto dei requisiti dei donatori, sono in corso da un anno. Il gasdotto, lungo oltre 5.500 chilometri, seguirà principalmente un percorso offshore fino a Dakhla prima di percorrere la costa atlantica marocchina onshore per collegarsi al gasdotto Maghreb-Europa.

Un progetto redditizio e competitivo

Secondo Benkhadra, i dati raccolti dimostrano la redditività e la competitività del progetto, soprattutto rispetto al gas naturale liquefatto in termini di costi, capacità e trasporto. Questo progetto, che coinvolge l’ECOWAS, la Mauritania e i paesi del Sahel senza sbocco sul mare, beneficia di una cooperazione regionale rafforzata. L’accordo intergovernativo, una pietra miliare, sarà presto firmato dai capi di Stato interessati.

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Verso il 2025 per la decisione finale di investimento

La decisione finale sull’investimento è prevista per l’inizio del 2025. Sarà supportata da consulenza finanziaria e legale, mentre le gare d’appalto verranno perfezionate. Il progetto, studiato per fasi con l’ausilio di imprese specializzate, prevede tre grandi sezioni:

Sezione meridionale: prolungamento dell’attuale gasdotto che collega la Nigeria al Ghana alla Costa d’Avorio.

Sezione Nord: copertura del Senegal, Mauritania e Marocco, con collegamento al gasdotto Maghreb-Europa per rifornire l’Europa.

Collegamento centrale: collegamento dei segmenti intermedi.

Una leva per lo sviluppo regionale

Nato dalla visione strategica di Sua Maestà il Re Mohammed VI e dell’ex presidente nigeriano Muhammadu Buhari, questo gasdotto contribuirà a migliorare l’accesso all’energia nei paesi che attraversa, alcuni dei quali hanno un tasso di elettrificazione inferiore al 40%. Stimolerà inoltre vari settori economici, creando posti di lavoro e ricchezza.

Nonostante le sfide, Amina Benkhadra rimane ottimista: “Molte sfide sono state superate, altre restano da affrontare. Continueremo i nostri sforzi per realizzare questo entusiasmante progetto strategico e saremo presenti. »

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