20 anni fa, il 9 agosto 2004, il villaggio di Vernou-sur-Brenne si svegliò sbalordito. Due tranquilli ottantenni sono stati trovati morti. L’indagine su questo duplice omicidio, mai risolta, è stata riaperta nel settembre 2022. Recentemente è stata trasmessa una chiamata a testimoniare.
Non siamo venuti a Vernou-sur-Brenne per caso. Sebbene le viti vi fioriscano in una graziosa cavalcata che scende dalla collina fino alla Loira, è Vouvray, il comune vicino, ad attirare l’attenzione e a far venire l’acquolina in bocca ai palati dei visitatori. “Allieto i cuori”lancia il motto di questa regione vinicola, rinomata per il suo vitigno. Vernou-sur-Brenne ha tuttavia dei vantaggi da offrire ai turisti in cerca di preda nella terra dei castelli e dei Balzac. In particolare la sua chiesa della Santissima Trinità e la sua facciata occidentale, trafitta da un portale romanico del XII secolo.e secolo, decorato con intrecci e motivi di uccelli e classificato nel 1862.
Ma non siamo arrivati a Vernou-sur-Brenne per caso ed è senza dubbio questa discrezione ad attrarre Robert Drouvin e Marianne Kubala, probabilmente sensibili alla tranquillità della regione della Loira. Qui, infatti, il clima è relativamente mite, la pietra bianca silenziosa: tiene rispettosamente a bada sussurri e altre voci. Così almeno fino alla mattina di lunedì 9 agosto 2004, quando il grido della donna delle pulizie di questa coppia risuonava nel bosco che circondava la casa arretrata dei Vernadiens, invece che detta du Bois Pavillon. Robert Drouvin viene trovato a pancia in giù, con il cranio in frantumi. “Un massacro”descriviamo. Marianne Kubala è in giardino, senza vita. Il suo cuore, già fragile, non poteva sopportare il terrore di vedere Robert essere assassinato.
Belgio
Related News :